Passato e modernità s'intrecciano alla Valle dei Templi di Agrigento che ha ospitato un incontro dedicato all'archeologia e alla sua divulgazione attraverso i media. Un argomento di grande attualità alla luce delle esigenze sempre più incalzanti di comunicare, coniugando informazioni scientifiche e capacità di incuriosire i lettori, tematiche legate al patrimonio culturale, alla sua tutela e alla sua fruizione. Ad animare l'incontro, illustrato dal direttore del Parco Valle dei Templi, l'architetto Giuseppe Parello, è stata l'esperienza di Isabella Di Bartolo nella duplice veste di archeologa e giornalista raccontata agli studenti di quattro istituti superiori di Agrigento. Sono stati i ragazzi, infatti, i veri protagonisti di un seminario che si è trasformato in una occasione di dibattito sul ruolo del patrimonio culturale in città "simbolo" come Agrigento, appunto, ma anche Siracusa. Di archeologia pubblica ha accennato il direttore Giuseppe Parello parlando del futuro di una scienza in mutamento qual è quella dedita alla ricerca e alla divulgazione culturale mentre Isabella Di Bartolo si è soffermata sul concetto pubblico di bene culturale, sul senso di appartenenza che deve avere una comunità nei confronti del patrimonio.
Attenti e curiosi gli studenti della IV D del liceo Scientifico "Leonardo", accompagnati dalla docente Valentina Calì; della V B del liceo Scientifico Majorana con la docente Annamaria Sammito; dell'Istituto tecnico Brunelleschi con la docente Marcella Riccobono e della I B del liceo Classico Empedocle accompagnati dalla docente Sabrina Preti. I ragazzi hanno ascoltato le modalità con cui si lavora alla redazione di un articolo giornalistico dedicato alle tematiche archeologiche a partire dall'importanza delle fonti che rappresentano il fondamento della divulgazione culturale poiché essa deve basarsi sulla corretta conoscenza. E poi, ancora, l'esigenza di utilizzare un linguaggio semplice ma efficare per la redazione dei testi destinati ai media e, dunque, al grande pubblico.
Tra i presenti anche i giornalisti e documentaristi Michele Termine e Franz La Paglia, insieme con esperti di archeologia sperimentale e alcuni tra gli studiosi dello staff della Valle dei Templi di Agrigento.
Tra gli argomenti dell'incontro anche il ruolo dei musei intesi come luoghi di vivacità culturale e non, come è ancora nell'immaginario collettivo delle nuove generazioni, spazi espositivi fini a se stessi. L'importanza della diffusione culturale corretta e l'esempio virtuoso della Valle dei Templi di Agrigento, attenta nella promozione moderna del suo patrimonio e delle sue attività, sono stati argomenti centrali dell'incontro così come alcune recenti scoperte archeologiche nel territorio di Agrigento diffuse, attraverso gli articoli di Isabella Di Bartolo, in maniera innovativa e scientificamente corretta. E' stato il caso della ricostruzione in 3D del primo volto di donna preistorica grazie alla sinergia tra Soprintendenza di Agrigento e Arcadia University così come della mostra dedicata agli ori siciliani del British museum di Londra che è stata allestita al museo archeologico "Paolo Orsi" di Siracusa e, adesso, aprirà i battenti alla Biblioteca Lucchesiana di Agrigento. In merito a quest'ultimo evento, la giornalista-archeologa ha narrato agli studenti e ai presenti all'incontro la raccolta delle informazioni, la ricostruzione della storia dei reperti in mostra provenienti dall'area di Sant'Angelo Muxaro e poi venduti al British museum, la ricerca dei dettagli attraverso la dedizione e lo studio di Paolo Orsi e le indagini moderne compiute dagli archeologi tra cui Dario Palermo: il risultato è stata la redazione di articoli giornalistici per testate nazionale ed estere che hanno fatto sì che un altro pezzo della Sicilia più bella fosse descritta e conosciuta nel mondo.
(Fotografie di Michele Termine)
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