lunedì 13 luglio 2020

A Montalbano Elicona arriva il "Forrest gump" d'Italia

È arrivato a Montalbano Elicona il "Forrest gump" italiano: Elio Brusamento, l'ex alpino che attraversa l'Italia da Udine alla Sicilia, andata e ritorno, che finora ha percorso a piedi oltre 5000 chilometri, per conoscere i piccoli borghi, i volti, le lingue del nostro Paese e raccontarli nel suo libro "Terre di confine".

Un atleta che ha anche l'intento di mettere in risalto le piccole, grandi, meraviglie dell'Italia nascosta per farle conoscere, per farle apprezzare e per farle amare dagli italiani e dal resto del mondo. Per questo, il viaggio di Elio Brusamento è un viaggio del cuore, lento, lentissimo, per godere ogni angolo di bellezza e tanta, tantissima bellezza, è quella che ha trovato a Montalbano Elicona: il borgo dei borghi. Un luogo sospeso nel tempo dove l'architettura diventa magia, dove la luce incanta ogni cosa, dove il paesaggio è parte del paese e della sua meraviglia. E dove la gente è parte della sua bellezza.
 

Ad accoglierlo sono stati gli abitanti del borgo dei borghi con il sindaco Filippo Taranto, che ha portato all'atleta i saluti della città, e il consigliere comunale Erminia De Francesco che, da sempre, si occupa di valorizzare questo angolo della Sicilia ormai sempre più conosciuto e apprezzato. Proprio il consigliere De Francesco ha accompagnato Brusamento alla scoperta del territorio attorno a Montalbano dove si custodiscono i resti di un grandioso sito archeologico e paesaggistico: l'Argimusco.


Elio Brusamento, avvezzo alla meraviglia dei luoghi d'Italia che sta ammirando nel suo viaggio a piedi, è rimasto affascinato dalla bellezza del borgo, dalla sua gente e dalla meraviglia dei paesaggi. "Spero che rimanga sempre così com'è " ha detto.
E ha continuato evidenziando come le immagini fotografiche, per quanto bellissime, non possano mai restituire la grandiosità di questi posti, la loro atmosferma trasognante e il loro potere di conquista. "Mi hanno sempre detto che Montalbano fosse bello - racconta - bellissimo. Io sono una persona curiosa e ho voluto scoprirla, per raccontare anche agli altri che, a loro volta incuriositi, mi chiedevano di andare a visitare questo paese: e così è stato".
D'altronde, il viaggio dell'ex alpino non è programmato nei dettagli ma in costante divenire, cambia attraversando l'Italia e scoprendone luoghi sempre nuovi. Montalbano diventa anche tappa simbolica dopo il lockdown di questi mesi, trascorsi da Elio Brusamento in Calabria.
"Io ho intrapreso questo viaggio perchè volevo visitare luoghi senza avere una meta precisa - racconta - per ottenere soddisfazioni nel viaggio stesso. Non è un voto che ho fatto, come qualcuno mi dice ogni tanto, ma è una sorta di sfida, la ricerca di quelle cose belle che ho sempre sognato di vedere e non essendo una persona ricchissima, non avrei mai potuto star fuori due anni con la mia pensione, allora ho scelto questo viaggio come una sfida per me: ogni giorno incontro gente nuova, confronti nuovi, e questa è la cosa bellissima del mio viaggio, conoscere gente, persone, luoghi ogni giorno diverse".
E Montalbano, con la sua gente e la sua bellezza, è stata una conquista.





venerdì 10 luglio 2020

Gela, capitello greco o no?


“Capitello greco” rinvenuto a Gela: eccezionale ritrovamento o cantonata?


«Eccezionale ritrovamento di un capitello ionico di grandi dimensioni all’interno di un pozzo circolare nell’area urbana di Gela. Il capitello, realizzato in pietra arenaria, è stato rinvenuto in via Sabello durante i lavori di scavo per la posa di cavi elettrici condotto sotto la sorveglianza archeologica della soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta.» Breve estratto dalla pagina facebook dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà (09.07.2020).  
Dunque, entusiasti del peculiare ritrovamento l’assessore regionale Samonà, la soprintendente nissena Daniela Vullo e le archeologhe che hanno diretto e condotto l’operazione, Carla Guzzone e Marina Congiu.

Che dire? Forse si potrebbe dire “l’amore è cieco”. Insomma: a parere di chi scrive non si tratta di un “capitello greco” ma di un mediocre manufatto, risalente probabilmente al secolo scorso: il modulo e la plastica si discostano nettamente dai modelli greci (vedi foto allegata di un autentico capitello ionico custodito presso il Museo Archeologico di Gela). E inoltre,  non si tratta di un capitello ma un semicapitello.
Dunque, si è presa una cantonata? Molto probabilmente. E d’altronde, non è la prima volta che ciò accade. Vedi la recente vicenda del gruppo bronzeo della Biga di Morgantina o quella, meno recente, delle  false teste di Modigliani.

Prof. Leandro Janni – Presidente di Italia Nostra Sicilia e storico dell’arte


I dubbi, in realtà, c'erano stati subito. Sin da quando la notizia sul ritrovamento era stata ufficializzata e tra gli archeologi che avevano sollevato perplessità ci sono stati Dario Palermo e Flavia Zisa. 
Il primo, docente all'Università di Catania, ha evidenziato immediatamente come dalle immagini fotografiche non sembrasse un reperto di età arcaica e nemmeno un capitello, bensì un semi-capitello. Flavia Zisa, docente alla Kore di Enna, ha subito espresso la sua convinzione che fosse moderno, dei primi dei Novecento, e che fosse una mensola.

Si attendono adesso gli studi da parte degli esperti per chiarire di quale reperto si tratti, evidenziando come - ancora una volta - la cultura riesca a mettere in moto un dibattito fruttuoso che è alla base della società e da cui tutti imparano qualcosa. Lettori in primis.

 


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GELA, RITROVATO UN CAPITELLO IONICO DI GRANDI DIMENSIONI
Eccezionale ritrovamento di un capitello ionico di grandi dimensioni all'interno di un pozzo circolare nell'area urbana di Gela. Il capitello, realizzato in pietra arenaria, è stato rinvenuto in via Sabello durante i lavori di scavo per la posa di cavi elettrici condotto sotto la sorveglianza archeologica della Soprintendenza dei Beni Culturali di Caltanissetta.
"Ancora una volta gli scavi in ambito urbano a Gela restituiscono frammenti di storia di uno dei più importanti insediamenti greci del Mediterraneo, dichiara l'Assessore dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana, Alberto Samonà. E' proprio il caso di dire che in Sicilia ogni pietra racconta una terra generosa e ricca di testimonianze antiche. Dovremmo apprezzare ancora di più la nostra storia e testimoniarne con orgoglio l'appartenenza. Sono molto grato - dichiara l'assessore Samonà - alla Soprintendenza per lo scrupoloso lavoro di vigilanza e invito i siciliani, e non solo loro, a visitare maggiormente i musei e i parchi archeologici che sono miniere di testimonianze, anche approfittando delle prime domeniche del mese in cui i luoghi della cultura della Sicilia resteranno aperti al pubblico gratuitamente per favorire la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio dei beni culturali regionale".
Il capitello è uno straordinario esemplare in stile ionico delle dimensioni di 60 cm di lunghezza per 51 di profondità e 34 di altezza, decorato sul versante frontale dalla caratteristica coppia di volute contrapposte, legate tra loro da un cordoncino ricurvo a rilievo. Due cordoncini alla base del capitello segnano il raccordo con la sottostante colonna verosimilmente caratterizzata da scanalature verticali che è attualmente in fase di estrazione dal suolo. Il ritrovamento è stato rilevato grazie alla presenza di un archeologo che il Codice degli Appalti impone quando si effettuano opere di interesse pubblico.
Durante i giorni scorsi nella stessa cavità sono state rinvenute sette grandi lastre in pietra arenaria dello spessore medio di 25 cm e dimensioni approssimativamente comprese tra 40 e 105 cm di lunghezza per una profondità compresa fra i 30 e 40 cm.
Per il decoro e l'accuratezza degli elementi architettonici impiegati potrebbe trattarsi di un edificio pubblico.
La Soprintendente Daniela Vullo evidenzia che "il ritrovamento è eccezionale sia per l'integrità dei manufatti lapidei che per la presenza dell'ordine ionico nel capitello vista la rarità degli esemplari documentati in ambito gelese e cioè gli unici due rinvenuti negli anni '50 all'interno di una cisterna nell'area dell'Acropoli oggip custoditi presso il locale Museo Archeologico regionale".
Lo scavo è stato diretto dall'archeologa incaricata da E-Distribuzione Marina Congiu che ha operato con la supervisione della direttrice della Sezione Archeologica della Soprintendenza di Caltanissetta, Carla Guzzone.

sabato 4 luglio 2020

Parco della Neapolis, un caffè sul colle Temenite: bar-gelateria aperto a turisti e non solo


Sorseggiare un caffè nel cuore del parco della Neapolis, gustare una granita a due passi dall’Anfiteatro romano, assaporare un piatto della tradizione siciliana a pochi metri dal Teatro greco. Da oggi è aperta al pubblico la terrazza sul colle Temenite, nel cuore dell’area archeologica della Neapolis, dove un bar-gelateria diventa luogo di ritrovo e bellezza. 

Non solo turisti ma tutti potranno accedere alla nuova struttura di via del Teatro greco per trascorrere qualche momento di pace e relax in un dehoor luminoso. “Momento” è appunto il nome del bar-gelateria che, presto, ospiterà anche un ristorante dal tono internazionale aperto a tutti per regalare attimi di gioia e bellezza, in uno dei posti più suggestivi al mondo.
Il parco della Neapolis, incastonato nel colle Temenite, è un gioiello monumentale che da oggi possiede una piccola, grande, oasi di sapori e profumi, nel rigoroso rispetto delle norme di tutela del paesaggio inserito in un sito di straordinaria preziosità. 

Un nuovo spazio aperto a tutti con una squadra di chef, pasticceri e panificatori che, rigorosamente a mano, creano capolavori del gusto dolci e salati con prodotti locali che celebrano la sicilianità ma non dimenticano l’internazionalità di uno dei siti culturali più frequentati da turisti di tutto il mondo. Una squadra locale che contribuisce al rilancio economico del settore in un momento delicato per il territorio e lancia un segnale positivo da Siracusa.
Così il limone di Siracusa, la mandorla di Avola, le arance della piana di Catania, il pomodoro di Pachino, i grani siciliani – solo per citare alcuni tra i prodotti tipici usati nelle cucine del Momento - diventano ingredienti preziosi dalla colazione al light brunch, all’aperitivo. Ogni piatto è curato nei minimi dettagli per regalare un’emozione declinata dal dolce al salato in attesa dell’apertura al pubblico di un ristorante con vista sulla Neapolis per una emozione nella emozione.
Momento è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 24.00