lunedì 28 ottobre 2019

Dall'Italia alla Palestina, parte l'umanesimo del turismo. Il cuore? Batte in Puglia e in Sicilia


XII DIALOGO EUROMEDITERRANEO SULLA ROTTA DEI FENICI
DALL’ITALIA PARTE L’UMANESIMO DEL TURISMO

con francia, spagna, grecia, malta, tunisia, palestina, cipro, LIBANO, galizia, croazia
INSIEME per i nuovi “turismi”



Non solo viaggi nel segno della cultura. Ma itinerari nei paesi del Mediterraneo in cui sia l’Uomo il mezzo e il fine della conoscenza e riscoperta dei beni culturali, del territorio e della sua comunità. Si chiama “Umanesimo del turismo” ed è stato il focus del XII Dialogo Euromediterraneo sulla Rotta dei Fenici, convegno svoltosi a Bari nei giorni scorsi e che ha riunito esperti internazionali per parlare delle prospettive future del turismo in occasione dell’”Assemblea annuale internazionale dell’Itinerario”. Al meeting, che ha coinvolto rappresentanti dei Paesi mediterranei come Francia, Spagna, Grecia, Malta, Tunisia, Palestina, Croazia, Cipro, Libano e Italia, hanno preso parte anche i rappresentanti delle Regioni Puglia e Sicilia. Insieme hanno scritto la Dichiarazione di Bari, un documento programmatico cui seguiranno le firme di numerosi Paesi e diverse realtà territoriali, impegnate a promuovere una nuova idea di turismo che guardi all’Uomo, alle identità territoriali e alle culture millenarie.

A promuovere questa nuova era del turismo che aggrega i paesi del Mediterraneo è “La Rotta dei Fenici”, network che, partito dalla Sicilia nel 2003, propone un itinerario culturale attraverso 11 Paesi del Mediterraneo, 3 continenti (Europa, Asia e Africa) e mette in rete – sulla traccia delle rotte di navigazione dei Fenici – decine di siti archeologici, etnoantropologici, culturali, naturali e di scambi culturali tra i popoli e i paesi del Mediterraneo. La Rotta è uno dei 38 itinerari certificati dal Consiglio d’Europa nel programma degli itinerari culturali, 24 dei quali in Italia, ma solo 4 hanno sede principale in Italia, tra questi La Rotta dei Fenici.

Antonio Barone, direttore La Rotta dei Fenici: “Passare da un turismo di destinazione ad un turismo di motivazione – dunque turismo responsabile, compatibile, esperienziale, creativo, accessibile, di comunità - dal B2B (business to business ) al P2P (people to people), usare modalità operative di autocertificazione delle destinazioni e dei percorsi, in linea con i principi della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società (l'Italia finalmente sta completando l'iter di adesione a 14 anni dalla sua formulazione) realizzare il dialogo interculturale; sono tutti elementi che ci dicono che è giunto il momento di riconsiderare il turismo ed il tempo libero come strumenti di crescita degli individui e delle comunità”.






Oltre alla Dichiarazione di Bari, il XII Dialogo Euromediterraneo sulla Rotta dei Fenici ha approvato l’Action Plan 2020-2030, strumento di pianificazione delle attività internazionali che saranno seguite dagli 11 Network nazionali e 3 trasversali che compongono la Confederazione Internazionale della Rotta, in linea con gli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite 2030. Un altro risultato è l’accordo di collaborazione tra le Regioni presenti, Puglia, Sicilia e Galizia, nonché le delegazioni degli 11 Paesi presenti a Bari, che permetterà di cooperare alla valorizzazione degli attrattori culturali legati al tema delle Antiche Civiltà Mediterranee, ad itinerari marittimi e subacquei lanciati dall’Assessorato Turismo della Regione Sicilia e dalla Soprintendenza del Mare della stessa regione, diretta all’epoca dal prof. Sebastiano Tusa, ad un portale mediterraneo sull’offerta di turismo legata alla dieta mediterranea ed ai prodotti, produttori e ristoratori di qualità, nonché puntando su un brand di qualità Rotta dei Fenici su scala mediterranea. I primi risultati saranno proposti a partire dalla BTE – Borsa del Turismo Extralberghiero (Bagheria novembre 2019), al Fitur di Madrid a gennaio 2020 ed a numerose fiere di settore. Un contributo notevole lo darò anche il progetto Trames (Programma Cosme) che prevede la realizzazione di oltre 10 Smart Ways della Rotta dei Fenici (percorsi di eccellenza in termini di qualità) in 5 Paesi mediterranei (Italia, Spagna, Cipro, Grecia e Malta), per la Sicilia parliamo della Antica Via Selinuntina da Siracusa ad Erice. 



In questa direzione la Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale del  Consiglio d'Europa e della Organizzazione Mondiale del Turismo, e tutti gli altri enti che con questa collaborano a vario titolo,  hanno messo nero su bianco nella Dichiarazione di Bari gli elementi fondanti questo cambio epocale.
L’itinerario, infatti, può far incontrare istituzioni e operatori privati, comunità ed università, in nome della grande fratellanza euromediterranea e del desiderio di pace e dialogo tra i popoli , seguendo le tracce invisibili delle Antiche Civiltà Mediterranee, le loro rotte commerciali, le basi della nostra civiltà contemporanea. Perché- come ci ha detto Camilleri- non dobbiamo temere l’altro perché per lui l’altro siamo noi