mercoledì 22 febbraio 2017

L'Egitto sbarca in Sicilia: succursali del Museo Egizio di Torino a Catania e Siracusa

L'Egitto sbarca in Sicilia: è stato firmato a Torino l'accordo per aprire una sezione del Museo Egizio a Catania entro il 2017. Una notizia che risale a qualche mese fa - condita da polemiche e perplessità - ma che è adesso una certezza come conferma l'amministrazione comunale etnea.
"Si tratta del primo caso italiano di collaborazione fra una grande museo internazionale e una città che punta sulla valorizzazione dei beni culturali come volano di sviluppo e di cambiamento" commenta il sindaco Enzo Bianco. La presidente della fondazione Museo Egizio di Torino, Evelin Christillin,  dice: "questo accordo ci consente di proseguire un percorso di diplomazia culturale iniziato con progetti di inclusione sociale che a Catania e in tutta la Sicilia potranno coinvolgere nuovi pubblici". La soprintendente Papotti, "veicolato un modello culturale e gestionale di successo". Alla firma presenti anche l'assessore Licandro e il direttore del museo, Christian Greco che alla Sicilia è legato da sempre.


La presidente Evelina Christillin e il direttore Christian Greco hanno incontrato nel Museo Egizio di Torino, con la soprintendente Luisa Papotti, il sindaco di Catania Enzo Bianco e l'assessore alla Cultura Orazio Licandro per sottoscrivere l'accordo quadro finalizzato alla realizzazione di un progetto culturale per l'apertura di una sezione egizia nella città etnea.
In pieno accordo con il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, il Museo Egizio intende valorizzare una selezione di reperti egizi - attualmente custoditi nei depositi di via Accademia delle Scienze – mettendoli in dialogo con alcune collezioni ellenistiche presenti in Sicilia, attraverso un progetto museale che verrà ospitato nel Convento dei Crociferi.
"Il Ministero - ha dichiarato la soprintendente Luisa Papotti - sostiene fortemente l'iniziativa della città di Catania  poiché offre l'opportunità di veicolare un modello culturale e gestionale di successo".
Il sindaco Bianco ha aggiunto: "Si tratta del primo caso italiano di collaborazione fra una grande museo internazionale e una città che punta sulla valorizzazione dei beni culturali come volano di sviluppo e di cambiamento".
"Siamo molto soddisfatti - ha concluso la Presidente del Museo Egizio Evelina Christillin - perché questo accordo ci consente di proseguire un percorso di diplomazia culturale iniziato a Torino con progetti di inclusione sociale che a Catania e in tutta la Sicilia potranno coinvolgere nuovi pubblici e diffondere i legami tra i popoli e le culture del Mediterraneo".



E se Torino chiama, risponde anche Siracusa dove dal 1989 ha sede il Museo del Papiro: realtà culturale unica in Italia che vanta collaborazioni internazionali e conserva migliaia di preziosi oggetti tra cui le rare barche di papiro dall’Etiopia e dal lago Ciad. “Siamo legati a Torino da decennali rapporti di grande amicizia – afferma il direttore Corrado Basile – e professionali. Saremmo noi la sede naturale di una sua “filiale” ma non abbiamo sufficiente spazio nemmeno per esporre tutti i nostri reperti. Ben venga una nuova idea di esposizione”. Subito dopo la sua missione in Egitto per la nascita di un laboratorio di restauro papiraceo al museo egizio del Cairo, sposata dal ministro delle Antichità MamdouhEldamaty, anche il Museo di Siracusa sarà coinvolto nel progetto siciliano che porterà a Catania un pezzo dell’antica civiltà che ebbe cuore pulsante nel Mediterraneo.
Isabella Di Bartolo

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