lunedì 18 settembre 2017

Centuripe, scoperta la dedica di un "istruttore" di palestra del II secolo avanti Cristo

La dedica di un istruttore di palestra speciale è stata trovata tra le case del centro storico di Centuripe, nascosta in una parete. Un frammento di una lastra di calcare locale con iscrizione databile al II sec. a.C. racconta un pezzo della vita quotidiana della cittadina greca. 
E' stato il giovane Alessandro Barbagallo a trovare il reperto murato nella parete di un’abitazione e riutilizzata come materiale da costruzione. Una volta scoperta l’iscrizione, ha immediatamente contattato il presidente della Sede SiciliAntica di Centuripe, Giordana La Spina. 


Per accertare l’interesse archeologico della scoperta è stata interpellata la Prof. Antonietta Brugnone già titolare della cattedra di Epigrafia greca presso l’ Università degli Studi di Palermo, e tra i massimi esperti a livello nazionale che ha stabilito che : “L’iscrizione si svolgeva su almeno cinque linee di scrittura. si tratta della dedica di un ginnasiarca (o di più ginnasiarchi) alle divinità protettrici del ginnasio, Hermes ed Eracle. 
Circa settant’anni fa, a poche decine di metri dal rinvenimento odierno, fu rinvenuto un frammento di marmo con analoga iscrizione ciò dunque farebbe pensare all'esistenza di un luogo di culto ancora tutto da scoprire e studiare.

Il presidente regionale di SiciliAntica Simona Modeo si è complimentata con lo scopritore per l’eccezionale rinvenimento e con la Sede locale che, anche in questa occasione, si è dimostrata un punto di riferimento per la difesa dei beni culturali. Il ginnasiarca era il capo del ginnasio, un’istituzione che costituiva il centro del sistema educativo greco. Nel ginnasio i giovani, divisi per classi di età, si esercitavano in varie discipline sportive (corsa, lancio del disco e del giavellotto, pugilato) e nelle arti militari, partecipavano ad attività sociali, agoni, cerimonie religiose, frequentavano le lezioni degli insegnanti di materie letterarie e musica. Il ginnasiarca era un personaggio di spicco all’interno della comunità che nell’esercizio del suo mandato doveva governare il personale addetto agli edifici, coordinare l’opera dei maestri delle varie discipline o, nei centri più piccoli, sostituirsi ad essi. In Sicilia le fonti letterarie ed epigrafiche documentano l’istituto della ginnasiarchia a Solunto, Segesta, Lilibeo, Agrigento, Licata, Haluntium, Tindari, Civita di Paternò, Centuripe, Tauromenio, Acrae, Noto, Eloro, Siracusa.

giovedì 14 settembre 2017

Catania, una notte al Monastero dei Benedettini



Luci e Ombre al Museo: i percorsi guidati serali al Monastero e al Museo di Archeologia | Officine Culturali

Sabato 16 settembre si svolgeranno le visite guidate serali del Monastero dei Benedettini di San Nicolò l'Arena e del Museo di Archeologia dell’Università di Catania, un’occasione per conoscere e scoprire in notturna uno dei conventi più grandi d’Europa e la storia dell’archeologia catanese.



Dalle ore 20.30 alle 23.30 le guide di Officine Culturali accompagneranno gli ospiti all’interno del Monastero dei Benedettini: come in un viaggio nel tempo i visitatori si sposteranno dall’epoca dei romani fino ai giorni nostri ripercorrendo più di 2000 anni di storia. La visita guidata dura un’ora e un quarto circa nella penombra della notte tra sotterranei e giardini. Le guide descriveranno tutti gli ambienti e sveleranno i miti, le leggende e la storia controversa di un'architettura che è ostentazione del potere e del gusto dell'ordine cassinese.

Alle 20.30, 21.30 e 22.30 i visitatori potranno anche visitare il Museo di Archeologia che occupa cinque stanze del Palazzo Ingrassia del Giardino di via Biblioteca, custodendo al suo interno la collezione Libertini risalente ai primi anni ’20 del secolo scorso, caratterizzata dalla presenza di reperti risalenti alla Preistoria e attraversando tutte le epoche arriva fino al ‘900 con i Falsi centuripini.

In occasione della "Notte dei Museo" il biglietto per i tour guidati al Monastero dei Benedettini e al Museo di Archeologia sarà ridotto per tutti i visitatori. Per la visita guidata serale è necessaria la prenotazione ai numeri 0957102767 | 3349242464 tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 9.00 alle 17:00.

Le vie dei tesori in Sicilia: alla scoperta delle città nascoste

I fiumi, i papiri, le catacombe, il teatro, lo splendore candido di Ortigia. Difficile raccontare in poche righe Siracusa. Siracusa la greca che competeva con Atene, Siracusa patria di Archimede, Siracusa la capitale dell’Impero bizantino, Siracusa distrutta dal terremoto del 1693 e rinata barocca. Siracusa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Siracusa che compie 2750 anni dalla sua Fondazione. è la città dove dominarono i Tiranni, da dove sono passati Greci e Aragonesi, che bandì gli ebrei e accolse il Caravaggio in fuga. Dove un Palazzo Arcivescovile nasconde anime e luoghi inediti, ma ci si può perdere tra ipogei e Latomie.

Il Festival Le Vie dei Tesori, dopo dieci anni di successi a Palermo, approda a Siracusa grazie alla volontà e al supporto dell’Assessorato regionale ai Beni culturali e alla collaborazione di tutte le istituzioni del territorio. L’inizio di una nuova sfida per una manifestazione insignita dalla medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica che, nella città in cui è nata, l’anno scorso si è chiusa con 215 mila visitatori in 15 giorni, quanti ne fa il Colosseo, il luogo più visitato d’Italia.
A Siracusa, Le Vie dei Tesori riaprono dopo oltre vent’anni il carcere ottocentesco voluto dai Borbone; poi scoprono la Cappella Sveva e il Carcere proprio nel cuore del Palazzo Arcivescovile; il parco di Villa Landolina che non è altro che il giardino del Museo archeologico Paolo Orsi, l’antichissima chiesa di San Martino e San Giovannello, a cielo aperto, oltre ai magazzini di Torre dell'Aquila che ospitavano le catapulte, e al S'AC, lo spazio per l’arte contemporanea nell'ex convento di Sant'Agostino. E saranno proprio Le Vie dei Tesori a inaugurare la nuova sede della biblioteca provinciale “Elio Vittorini”, con lo studio dello scrittore, i suoi manoscritti, le lettere e le cartoline private. Ma non ci si ferma qui, sono ventinove i luoghi di questa prima edizione, molti dei quali inaccessibili, tra chiese, cappelle, rifugi antiaerei, conventi.
Le Vie dei Tesori li racconterà in quella maniera inedita che è ormai il segno distintivo del Festival palermitano che dopo 10 anni ha deciso di allargarsi all’intera Sicilia, dopo aver guadagnato, per il secondo anno consecutivo, la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica e i patrocini di Senato, Camera, Ministero dei Beni culturali, ed aver contribuito alla designazione di Palermo a Capitale della Cultura 2018. L’anno scorso Le Vie dei Tesori ha chiuso l’edizione 2016 con una ricaduta di ricchezza turistica per Palermo di oltre due milioni e mezzo di euro.

E così esplorerà – per due weekend, dal 15 al 17 settembre, poi dal 22 al 29, anteprima della nuova sfida del capoluogo, che sarà come da tradizione, nei cinque fine settimana di ottobre – la città sotterranea, la città religiosa, la città greca e la città ebraica. Un patrimonio straordinario che, con Le Vie dei Tesori, si mostra con l’orgoglio della sua storia: ai cittadini, che attraverso i luoghi, recuperano memoria e senso d’identità; e ai turisti, che già numerosi arrivano in città. Ventinove luoghi da scoprire grazie alla volontà dell’Assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, e in collaborazione con le istituzioni del territorio. Interessanti e coinvolgenti le “passeggiate”, veri e propri tour immersivi a tema lungo i luoghi, condotte da specialisti, botanici, guide, appassionati.



Per due weekend di settembre, Siracusa aprirà le sue porte offrendo visite guidate con un contributo da 1 a 2 euro. E c’è pure Le Vie dei Tesori Card, per chi vuole sostenere il Festival e non perdersi nulla in tutte le città del circuito, in collaborazione con Trenitalia. Un passaporto per l’arte, con cui visitare la Sicilia come non l’avete mai vista.
Le Vie dei Tesori quest’anno racconterà anche Agrigento, Messina e Caltanissetta, prima di dedicarsi come sempre a Palermo dove l’anno scorso ha raccolto un successo veramente straordinario. E dove quest’anno, nei cinque weekend compresi tra il 29 settembre e il 29 ottobre, aprirà 110 luoghi, 110 tour urbani, organizzerà una grande Notte bianca dell’Unesco, un Festival tutto dedicato ai bambini e un calendario di incontri, concerti, spettacoli.