Il
Festival Le Vie dei Tesori, dopo
dieci anni di successi a Palermo, approda a Siracusa grazie alla volontà e al supporto
dell’Assessorato regionale ai Beni culturali e alla collaborazione di tutte le
istituzioni del territorio. L’inizio di una nuova sfida per una manifestazione
insignita dalla medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica che,
nella città in cui è nata, l’anno scorso si è chiusa con 215 mila visitatori in
15 giorni, quanti ne fa il Colosseo, il luogo più visitato d’Italia.
A
Siracusa, Le Vie dei Tesori riaprono
dopo oltre vent’anni il carcere
ottocentesco voluto dai Borbone; poi scoprono la Cappella Sveva e il Carcere proprio nel cuore del Palazzo
Arcivescovile; il parco di Villa Landolina che non è altro che il giardino del
Museo archeologico Paolo Orsi, l’antichissima chiesa di San Martino e San
Giovannello, a cielo aperto, oltre ai magazzini di Torre dell'Aquila che
ospitavano le catapulte, e al S'AC, lo spazio per l’arte contemporanea nell'ex
convento di Sant'Agostino. E saranno proprio Le Vie dei Tesori a inaugurare la nuova sede della biblioteca
provinciale “Elio Vittorini”, con lo studio dello scrittore, i suoi
manoscritti, le lettere e le cartoline private. Ma non ci si ferma qui,
sono ventinove i luoghi di questa prima edizione, molti dei quali inaccessibili,
tra chiese, cappelle, rifugi antiaerei, conventi.
Le Vie dei Tesori li racconterà in
quella maniera inedita che è ormai il segno distintivo del Festival palermitano
che dopo 10 anni ha deciso di allargarsi all’intera Sicilia, dopo aver
guadagnato, per il secondo anno consecutivo, la medaglia di rappresentanza del presidente
della Repubblica e i patrocini di Senato, Camera, Ministero dei Beni culturali,
ed aver contribuito alla designazione di Palermo a Capitale della Cultura 2018.
L’anno scorso Le Vie dei Tesori ha
chiuso l’edizione 2016 con una ricaduta di ricchezza turistica per Palermo di
oltre due milioni e mezzo di euro.
E così esplorerà – per due weekend, dal 15 al 17 settembre, poi dal 22 al 29, anteprima della
nuova sfida del capoluogo, che sarà come da tradizione, nei cinque fine settimana
di ottobre – la città sotterranea, la città religiosa, la città greca e la
città ebraica. Un patrimonio straordinario che, con Le Vie dei Tesori, si mostra con l’orgoglio della sua storia: ai
cittadini, che attraverso i luoghi, recuperano memoria e senso d’identità; e ai
turisti, che già numerosi arrivano in città. Ventinove luoghi da scoprire
grazie alla volontà dell’Assessorato
regionale ai Beni culturali e
all’Identità siciliana, e in collaborazione con le istituzioni del
territorio. Interessanti e coinvolgenti le “passeggiate”, veri e propri tour
immersivi a tema lungo i luoghi, condotte da specialisti, botanici, guide,
appassionati.
Per
due weekend di settembre, Siracusa
aprirà le sue porte offrendo visite guidate con un contributo da 1 a 2 euro. E
c’è pure Le Vie dei Tesori Card, per
chi vuole sostenere il Festival e non perdersi nulla in tutte le città del
circuito, in collaborazione con Trenitalia. Un passaporto per l’arte, con cui visitare la Sicilia come non l’avete
mai vista.
Le Vie dei Tesori quest’anno racconterà anche Agrigento, Messina e Caltanissetta,
prima di dedicarsi come sempre a Palermo
dove l’anno scorso ha raccolto un successo veramente straordinario. E dove
quest’anno, nei cinque weekend compresi tra il 29 settembre e il 29 ottobre, aprirà
110 luoghi, 110 tour urbani, organizzerà una grande Notte bianca dell’Unesco,
un Festival tutto dedicato ai bambini e un calendario di incontri, concerti,
spettacoli.
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