martedì 8 maggio 2018

Agrigento, ecco i "quadri" delle case romane


Tornano a splendere i “quadri” delle case ellenistiche di Agrigento. La campagna di scavi dell’Università di Bologna in collaborazione con il parco archeologico della Valle dei templi, è al lavoro per ricomporre colori e disegni degli intonaci che abbellivano le abitazioni più ricche della città del II e I secolo avanti Cristo. “Lo scorso ottobre – dice Giuseppe Lepore, docente di Archeologia della Magna Grecia e della Sicilia all’università bolognese e direttore della missione siciliana – abbiamo individuato una nuova domus che abbiamo chiamato “III M” che custodisce un consistente crollo di intonaci dipinti del Primo stile Pompeiano finale e Secondo iniziale. Ci è sembrato giusto non rimuovere il crollo per tornare quest’anno più preparati”. E così adesso, con i colleghi del parco diretto da Giuseppe Parello, gli archeologi hanno organizzato una Field School con la scuola di Restauro dell’Unibo ed esperti di Università italiane e straniere.

Una “scuola” speciale: teoria sulla pittura ellenistica in Macedonia e in Sicilia poi la parte pratica con scavo e restauro. Sarà anche possibile ricontestualizzare tutte le cassette di pitture provenienti dai vecchi scavi degli anni Cinquanta conservate nei magazzini del museo e al momento non fruibili al pubblico.