Un
viaggio nella luce e nella maestria di chi l’ha amata e reinventata: è anche
questo l’evento “Con lo sguardo verso Caravaggio” allestito da oggi nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia a
Piazza Duomo. La mostra si potrà visitare dal martedì al venerdì, dalle 11
alle 17, a ingresso gratuito.
L’evento,
presentato stamane nella sala San Zosimo dell’Arcivescovado di piazza Duomo davanti
a una platea gremita, è dedicato a Mattia Preti, “il cavalier calabrese”,
l’ultimo artista caravaggesco e tra i più grandi pittori del Seicento.
Del
valore dell’evento ha parlato l’arcivescovo metropolita di Siracusa, mons.
Salvatore Pappalardo, il quale si è soffermato sulla valenza culturale della
manifestazione e sul luogo scelto per il suo allestimento. Gli ha fatto eco il
deputato Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione Bilancio all’Ars, in
rappresentanza dell’assessorato regionale ai Beni culturali che ha sposato con
entusiasmo questa iniziativa artistica. Si è soffermato sul momento culturale
rappresentato dalla mostra anche mons. Giovanni Accolla, responsabile dei beni
culturali dell’Arcidiocesi.
I
dettagli dell’esposizione sono stati illustrati dalla curatrice della mostra, Rosalba
Panvini, soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Siracusa: “L’evento
allestito a Siracusa rende omaggio a un grande artista qual è il cavaliere
Mattia Preti e celebra le sue opere, per la prima volta, assieme con un
capolavoro del suo maestro Caravaggio. Mattia Preti fu un artista prolifico e
dalla vita intensa che ha tratteggiato anche la sua vita professionale
connotata da viaggi e luoghi di arricchimento. Preti ha vissuto una lunga vita
che lo ha portato da Taverna, nel sud della Calabria, fino a Roma, Napoli e poi
ancora Malta dove venne insignito del titolo di cavaliere che, a differenza di
Caravaggio, non gli fu mai tolto sino alla morte”.
Sui
dipinti si è soffermato Franco La Fico Guzzo. Sono dieci i musei e
collezionisti che hanno prestato alcune loro opere per l’allestimento della
mostra siracusana. “Una curiosità – ha detto La Fico Guzzo – è il quadro “Jaele
uccide Sisara” prestato dal Museo civico di Taverna che apparteneva alla
collezione privata del grande Totò poi donato all’istituzione museale”.
Del
rapporto tra Caravaggio e Mattia Preti ha invece parlato Barbara Mancuso,
docente dell’Università degli studi di Catania, la quale si è soffermata
sull’ispirazione tratta da Preti dinanzi alle opere di Caravaggio che l’artista
calabrese ebbe modo di conoscere a Roma ma anche gli influssi della pittura del
Cinquecento e degli artisti veneziani. La docente ha anche svelato alcune
missive di Preti al grande collezionista e mercante d’arte siciliano Ruffo che
hanno tratteggiato la vita culturale e artistica del Seicento.
Rosalba
Panvini, soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Siracusa, ha anche
annunciato che a conclusione dell’esposizione, la tela “Il seppellimento di
Santa Lucia” tornerà nella Basilica di Santa Lucia al sepolcro, dove era stata
concepita proprio da Caravaggio.
Infine
la soprintendente ha annunciato l’inaugurazione del Museo archeologico di Lentini e l’allestimento di una mostra
dedicata ad Antonello da Messina e
Francesco Laurana che sarà allestita al museo archeologico Cappellani di
Palazzolo Acreide dove sarà esposto anche “L’annunciazione” di Antonello da
Messina grazie alla sinergia tra Soprintendenza, assessorato regionale ai Beni
culturali, museo regionale di Palazzo Bellomo, diretto da Lorenzo Guzzardi, e
Polo archeologico di Siracusa affidato a Mariella Musumeci.
Da Palermo a Malta: ecco le opere
in mostra a Siracusa
“Cristo
e il Centurione” dalla Galleria regionale di palazzo Abatellis a Palermo; “San
Girolamo” dall’Oratorio dei padri Filippini di Acireale; “Diogene” dalla
Pinacoteca Zelantea di Acireale; “San Girolamo” dalla Fondazione Puglisi
Cosentino di Acireale; “Il ritorno del figliol prodigo” dalla Pinacoteca civica
di Reggio Calabria; “San Luca” dal Castello Ursino di Catania; “Madonna della
Lettera” dal Museo interdisciplinare di Messina; “Battesimo di Cristo” dalla
chiesa di S. Barbara a Taverna (Catanzaro); “Jaele uccide Sisara” dal Museo
civico di Taverna; “San Girolamo Penitente” dal Museo civico di Taverna; “San
Bartolomeo” dal National museum Heritage art de La Valletta a Malta; “San Paolo
eremita” dal National museum Heritage art de La Valletta a Malta; “Cristo
deriso” dal Cathedral museum Mdnina di Malta; “San Cipriano” dall’Archbishop
Curia di Floriana a Malta; “San Pietro orante” dal Wignacourt museum di Rabat a
Malta.
Un
disegno di Cavaliere e un disegno della Decollazione di San Giovanni dal
National museum di La Valletta a Malta.
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