mercoledì 21 ottobre 2015

Gli ori del British museum tornano per la prima volta in Sicilia



Jean Houel, durante il suo viaggio in Sicilia, descrisse quattro coppe d'oro, di cui due decorate a sbalzo con tori dalle lunghe corna, facenti parte della collezione del vescovo di Girgenti. Li vide a Sant'Angelo Muxaro che, da allora, entrò di diritto nella storia dell'archeologia classica. <Delle coppe figurate, Houel si rammaricava di poterne riprodurre una sola, perché l’altra era stata venduta "a un inglese" – racconta Dario Palermo, docente di Archeologia classica all’Ateneo di Catania e moderno scopritore del sito di Agrigento - La vendita fu in realtà una fortuna, poiché la coppa, dalla collezione dell’inglese lord William Hamilton, ambasciatore alla corte di Napoli passò a quella del British Museum, e si è conservata fino ad oggi, al contrario delle altre, andate perdute>.
Il tesoro di Sant’Angelo Muxaro torna in Sicilia per la prima volta dopo oltre 3 secoli. Arriva al museo “Paolo Orsi” di Siracusa dove per un mese saranno esposti reperti preziosi prestati dal British museum di Londra.

Oltre alla coppa d'oro di Sant'Angelo Muxaro tornano in Sicilia, anche i gioielli del ripostiglio di Avola scoperto nel 1914 nelle campagne della cittadina aretusea e subito dopo disperso dal mercato antiquario. In mostra alcune monete e gioielli custoditi dal British museum che saranno messi accanto al piccolo gruzzolo di monete d’oro - dieci in tutto delle oltre trecento trovate forse in origine – appartenenti alla collezione del museo siracusano.
Faranno da corona all’esposizione altri “tesori” conservati da tempo tra le collezioni del museo: piccoli, ma interessanti ripostigli monetali provenienti dall’area del Santuario della Madonna delle Lacrime, da Akrai, Morgantina e Adrano che d’ora in poi arricchiranno l’esposizione del Medagliere del museo di Siracusa. 


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