Jean Houel, durante il suo viaggio in Sicilia, descrisse quattro coppe d'oro, di cui due
decorate a sbalzo con tori dalle lunghe corna, facenti parte della collezione
del vescovo di Girgenti. Li vide a Sant'Angelo Muxaro che, da allora, entrò di diritto nella storia dell'archeologia classica. <Delle coppe figurate, Houel si rammaricava di
poterne riprodurre una sola, perché l’altra era stata venduta "a un
inglese" – racconta Dario Palermo, docente di Archeologia classica
all’Ateneo di Catania e moderno scopritore del sito di Agrigento - La vendita
fu in realtà una fortuna, poiché la coppa, dalla collezione dell’inglese lord
William Hamilton, ambasciatore alla corte di Napoli passò a quella del British
Museum, e si è conservata fino ad oggi, al contrario delle altre, andate
perdute>.
Il tesoro di Sant’Angelo Muxaro torna in Sicilia per la prima volta dopo oltre
3 secoli. Arriva al museo “Paolo Orsi” di Siracusa dove per un
mese saranno esposti reperti preziosi prestati dal British museum di Londra.
Oltre alla coppa d'oro di Sant'Angelo Muxaro tornano in Sicilia, anche i gioielli
del ripostiglio di Avola scoperto nel 1914 nelle campagne della cittadina
aretusea e subito dopo disperso dal mercato antiquario. In mostra alcune monete
e gioielli custoditi dal British museum che saranno messi accanto al piccolo
gruzzolo di monete d’oro - dieci in tutto delle oltre trecento trovate forse in
origine – appartenenti alla collezione del museo siracusano.
Faranno
da corona all’esposizione altri “tesori” conservati da tempo tra le collezioni
del museo: piccoli, ma interessanti ripostigli monetali provenienti dall’area
del Santuario della Madonna delle Lacrime, da Akrai, Morgantina e Adrano che
d’ora in poi arricchiranno l’esposizione del Medagliere del museo di Siracusa.
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