martedì 15 novembre 2022

Iulia Fiorentina, la bimba "santa" di Hybla mayor torna a casa. Convegno a Paternò

Una bimba di 18 mesi morta a Paternò nel 320 dopo Cristo e sepolta a Catania, nel cimitero dei martiri. E' la storia che racconta l'epigrafe di Iulia Fiorentina rinvenuta nel 1730 a Catania e oggi esposta al Louvre di Parigi: una stele di marmo di cui una copia è tra le collezioni del Castello Ursino etneo. Se ne parlerà a Paternò nel corso di una conferenza che sarà anche occasione di studio e riflessione sulla comunità cristiana etnea e la città di Hybla. 

 


Il 17 novembre , alle 16,30, nella chiesa (ex Benedettina) di Santa Maria della Valle di Josaphat, sull’acropoli di Hybla a Paternò, – ospiti del rettore della chiesa, padre Salvatore Patanè – si ritorna a parlare di Iulia Florentina e lo si fa con la prestigiosa presenza della prof.ssa Cristina Soraci, docente di Storia della Sicilia Antica dell’Università degli Studi di Catania e del prof. Vittorio Rizzone, docente di Archeologia cristiana alla facoltà Teologica di Sicilia nonché Abate di San Martino delle Scale. Le conclusioni dell’incontro saranno a cura di Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Catania. Modera l’Arch. Francesco Finocchiaro del direttivo Nazionale dell’Archeoclub.

 

L’evento è organizzato dal XII Vicariato Paternò-Ragalna coordinato da Padre Salvatore Alì e dalla sezione Ibla Major dell’Archeoclub d’Italia presieduta dall’arch. Angelo Perri con il patrocinio dell’Assemblea Regione Sicilia – da poco presieduta dal paternese on. Gaetano Galvagno e dall’Arcidiocesi di Catania.

L’evento ripropone un tema interessante, quello della figura di Iulia Florentia, bambina cristiana morta a Hybla ma tumulata a Catania in odore di santità. Molte le implicazioni di questa ricerca che riappare a Paternò dopo circa sessant’anni.Certamente c’è la necessità di fare luce sulla storia dei primi cristiani che abitavano l’antica città di Hybla e questo permette anche di collocare nel tempo e con una certa certezza, il momento in cui la città, si chiamava ancora Hybla.

L’incontro è anche l’occasione per presentare alla comunità un’iniziativa che il Kiwanis Club Paternò, sta preparando e che non vogliamo anticiparvi, tutto sarà svelato all’interno della conferenza e sarà un colpo di scena per tutti.

Il Presidente Perri dichiara: “Vogliamo ancora una volta sottolineare che lo studio della fase storica di transizione tra il paganesimo e il cristianesimo è la chiave di volta per capire non solo l’origine del nome ma l’intera struttura della forma della città e per questo rilanciare gli studi e le ricerche che possano superare i paradigmi consolidati per esplorare nuovi territori culturali. La mobilità storica, la forma della città, le stratificazioni del paesaggio, la sacralità, il commercio, la politica e la dimensione strategica militare oltre che alla fertilità di questa terra devono essere riconfigurati in chiave sistemica e ricollocati nel più ampio scenario regionale.”

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