martedì 9 gennaio 2018

Paola Pelagatti a Siracusa, incontro al museo Orsi per la presentazione del libro "Da Camarina a Caucana"

 Sarà Paola Pelagatti, l'archeologa a cui è legata la scoperta di numerose meraviglie in Sicilia e lo studio appassionato dell'Isola del passato, a presenziare l'incontro di mercoledì 10 gennaio al museo "Paolo Orsi" di Siracusa alle 17.
Un incontro a cui prenderanno parte anche l'assessore regionale ai Beni culturali, Vittorio Sgarbi, il soprintendente emerito di Siracusa, Giuseppe Voza, che è anche il direttore emerito del museo Orsi, l'archeologo Giovanni Di Stefano e i rappresentanti istituzionali. 


Durante l'incontro si illustrerà il libro di Paolo Pelagatti "Da Camarina a Caucana":  una raccolta di scritti su scavi e ricerche a Camarina, Santa Croce Camerina-Punta Secca, nelle necropoli sicule di Castiglione e Monte Casasia dell'entroterra e in altri siti del ragusano, consiste in una riedizione di contributi pubblicati in numerose sedi, dal Bollettino d'Arte del Ministero dei Beni Culturali, all'Istituto Italiano di Numismatica, a Kokalos (Istituto di Storia Antica, Università di Palermo), all'Archivio Storico Siracusano, e ad altre riviste, nell'arco degli anni della permanenza dell'Autrice a Siracusa, nella Soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale. La riedizione è arricchita da testi inediti, integrazioni e appendici frutto di nuovi dati e della continua attività di ricerca.

PAOLA PELAGATTI. Allieva di Luciano Laurenzi all'Università di Bologna, ha lavorato per sette anni alla Scuola Archeologica Italiana di Atene, partecipando agli scavi nel palazzo minoico di Festòs. È stata Soprintendente alle Antichità della Sicilia orientale (Siracusa), del Piemonte (Torino) e dell'Etruria Meridionale (Roma, Museo di Villa Giulia). Ha condotto importanti scavi nella Sicilia Orientale, in particolare a Siracusa, Camarina, Naxos, Taormina, Akrai, Mendolito di Adrano, Mineo-Paliké, contribuendo in modo determinante alla conoscenza dell'urbanistica delle città siceliote e in molti casi ponendo le basi per la tutela degli antichi abitati. Sono fondamentali i suoi studi sulla ceramica greca arcaica, con particolare riguardo alla produzione e diffusione dei vasi laconici, al commercio e al riutilizzo nelle necropoli delle anfore da trasporto greche arcaiche, alla classificazione delle antefisse fittili. Nel decennio 1985-‘95 ha promosso iniziative e convegni per il contrasto agli scavi clandestini e per il rientro di importanti ceramiche greche trafugate dall'Italia.
Professore di Archeologia all'Università della Calabria e all'Università della Tuscia. Membro del Consiglio Nazionale per i Beni Culturali, Comitato Beni Archeologici (1987-1996). Cittadina onoraria di Ragusa e di Giardini Naxos. Honorary Fellow della British School di Roma, Socia onoraria della Società di Storia Patria di Siracusa, Socia nazionale della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, Corrispondente del Deutsches Archäologisches Institut di Roma, Socia nazionale dell'Accademia dei Lincei.

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