50° TERREMOTO BELICE:
in mostra dal 28 gennaio a Palermo il racconto “plurale” della tragedia
per ripercorrere il dramma del sisma e l’utopica rinascita di
Gibellina
In occasione dei 50 anni del terremoto del Belìce - anniversario che domenica 14 gennaio vedrà l’omaggio del
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sui luoghi del
terribile cataclisma - la Fondazione Sant’Elia ospita a Palermo la mostra 1968/2018
PAUSA SISMICA. Cinquant’anni dal terremoto del Belìce. Vicende e visioni”,
(28 gennaio - 13 marzo). Inaugurazione
il 27 gennaio.
Il progetto
espositivo - curato dalla Fondazione
Orestiadi e coprodotto dalla Fondazione
Sant’Elia, in collaborazione con il Comune
di Gibellina - va avanti per sezioni ed è articolato secondo la pluralità
di linguaggio che è propria dell’arte: pittura, scultura, teatro, foto, video,
poesia, musica, architettura e installazioni contemporanee. Si parte dalla
cronaca: la notte del terremoto, tra il 14 e il 15 gennaio 1968, e gli scatti
dei fotografi - Brai, Giaramidaro, Minnella,
Scafidi - che l’indomani si precipitarono nella valle tra Palermo e Trapani;
i primi video delle Teche RAI, gli scatti di Letizia Battaglia nella baraccopoli. Quindi la sezione Arte, con
opere, fra i tanti, di Guttuso,
Schifano, Rotella, Scialoja; bozzetti di sculture e frammenti di
scenografie di Pomodoro, Paladino,
Consagra, Isgrò per le Orestiadi;
il progetto urbanistico per Gibellina Nuova, il Cretto di Burri, i versi dei poeti, la musica, l’archivio orale e
molto altro ancora.
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