Le spose bambine di Ispica, le serenate idilliache e i canti di sdegno. Ma anche gli abiti da sogno e le tradizioni secolari. Una mostra-evento sarà presentata mercoledì 7 dicembre alle ore 10, nella sede della Soprintendenza ai beni
culturali di Ragusa, in piazza Libertà.
L’iniziativa si intitola “Il matrimonio in Sicilia tra Ottocento e
Novecento” finanziato dall’assessorato regionale ai Beni e alle identità
siciliane della Regione siciliana e promosso dalla Soprintendenza ai Beni culturali
e ambientali di Ragusa, realizzato dall’associazione culturale Donnafugata
2000.
Alla conferenza stampa prenderanno parte
l’avv. Carlo Vermiglio, assessore regionale ai Beni culturali e all’identità
siciliana e l’arch. Calogero Rizzuto, soprintendente ai Beni culturali e
ambientali di Ragusa, insieme con i rappresentanti dell’associazione culturale
Donnafugata.
Nel corso della conferenza stampa
saranno illustrati i dettagli della manifestazione che prenderà il via giorno 8 dicembre con l’inaugurazione della
mostra e proseguirà con un convegno di studi, un concerto di Carlo Muratori e
un cineforum dedicato ad alcuni capolavori della Settima arte ispirati al
matrimonio siciliano e alle sue sfaccettature sociali e culturali per un
viaggio in un passato recente che custodisce e tramanda costumi e valori
moderni.
Il
soprintendente ai Beni culturali di Ragusa, Calogero Rizzuto: “Cento anni di storia e di cultura
collegati al matrimonio vengono presentati a Ragusa Ibla in una mostra di abiti
da sposa ed accessori. Viene illustrato un momento unico e irripetibile nella
storia di ogni famiglia, un evento di grande fascino che testimonia i modi di
vita della tradizione e del mondo siciliano nel giorno delle nozze. Oggetti,
immagini, opere d'arte, documenti archivistici e testimonianze di cultura
materiale e immateriale prendono vita sotto gli occhi del visitatore curioso. Un
convegno ed un catalogo consentono di approfondire il tema da diversi punti di
vista e di conservare nel tempo la memoria dell'evento. Attività ricreative serali e proiezioni
filmiche permettono di comprendere meglio come sono cambiate la concezione e la
percezione del matrimonio, evento centrale nella vita di un popolo, sentito un
tempo come comunitario oggi sempre più a dimensione privata. E’ un’occasione
importante che strizza l’occhio al mondo economico”.
La mostra racconterà
come il matrimonio è cambiato nel corso dell'ultimo secolo in una terra che ha
fatto del suo “affinché tutto cambi bisogna che tutto rimanga com’è” il motto
del pensiero siciliano. Un topos che accomuna la curiosità
di ogni epoca e ogni classe sociale. Una tematica che permette di spaziare
dalle opere d’arte, a documenti archivistici, a cultura materiale e
immateriale. Saranno infatti le usanze, la moda, le
consuetudini, la memoria storica dei più anziani a ricostruire una serie di
differenti quadri che andranno a delineare un’evoluzione storica che va al di
là della singola cerimonia, tratteggiando come e in cosa l’approccio, nel corso
del secolo che va dall’Unità di Italia agli anni
’60 del 1900, sia cambiato.
Giorno 29 dicembre
2016 avrà luogo al Teatro Donnafugata un convegno sul tema che vedrà gli
interventi di relatori, studiosi e artisti che convoglieranno in una
pubblicazione di atti che comprenda anche un catalogo della mostra.
Nessun commento:
Posta un commento