Fa sognare la mostra-evento ospitata nel
Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla. “Matrimonio in Sicilia tra Ottocento e
Novecento” è il titolo dell’iniziativa culturale voluta dalla Soprintendenza di
Ragusa, sposata con entusiasmo dall’assessorato regionale ai Beni culturali,
che mette in mostra uno spaccato della società siciliana tra l’Unità d’Italia e
il boom degli anni Sessanta.
Tra i tesori in esposizione nella
straordinaria cornice curata dall’associazione Donnafugata 2000, ci sono abiti
da sposa storici con pizzi e merletti preziosi che incantano il visitatore. Ed
è proprio tra questi spicca il capolavoro sartoriale appartenente alla famiglia
Amari di Palermo che ispirò Luchino Visconti per la celebre scena del ballo.
L’abito in mostra a Ragusa Ibla per la prima volta è stato concesso dal Comune
di Ragusa e dalla Soprintendenza iblea ai fini di una esposizione fuori dal
Castello di Donnafugata dove è custodito. Si tratta di un prezioso vestito da
passeggio che poi venne rielaborato da Piero Tosi, Oscar per i migliori costumi
per “Il gattopardo” indossato da Claudia Cardinale, nell’indimenticabile
interpretazione di Angelica. Un tesoro di sartoria, oggi appartenente alla
collezione Gabriele Arezzi di Trifiletti, che racconta la storia della Sicilia
più sfarzosa al centro dell’esposizione dove splende di meraviglia nel suo
color avorio.
La mostra è stata inaugurata ieri alla
presenza di un grande pubblico proveniente da tante città siciliane che ha
ammirato i preziosi oggetti in esposizione e applaudito il cantautore Carlo
Muratori che ha dato vita a un concerto ispirato alle serenate e alla
tradizione dei matrimoni siciliani.
“Una
mostra che ha già ottenuto un grande successo di pubblico e critica in
occasione della sua inaugurazione – dice
il soprintendente di Ragusa, Calogero Rizzuto –
e che conferma l’entusiasmo culturale della provincia iblea che apprezza eventi
di levatura. La mostra sarà corredata da un convegno e da un cineforum grazie
al solerte lavoro dell’associazione Donnafugata che, in tempi brevi, ha reso
possibile questa manifestazione unica che narra la storia delle famiglie
siciliane nel corso di un secolo, mostrandone il volto più felice legato ai
matrimoni ma non solo”.
La mostra segue un percorso ben preciso attraverso
il quale ogni stanza si colora di contenuti chiari ed esplicativi che faranno
da filo conduttore della stessa. La prima stanza "storica" è corredata
da pannelli che raccontano i momenti salienti dell'excursus storico
dell'istituto matrimoniale. E dunque la tradizione delle dote, i censimenti
legati all'età degli sposi con accenno sulle spose bambine, una realtà
denunciata fino agli anni Sessanta a Ispica. E ancora, il risvolto socio
economico del matrimonio nella società e tutti quelli aspetti che hanno
illuminato e talvolta oscurato questo importante evento.
Proseguendo lungo il percorso, si trova la
stanza dedicata alla musica, alla letteratura e ad alcuni documenti in
originale che più da vicino mostrano le tradizioni matrimoniali. La sezione
musicale, divisa a sua volta fra serenate e i cosiddetti canti di sdiegnu, non soltanto riporta i testi in
originale ma da anche la possibilità all'utente di ascoltare con apposito mp3
il testo in questione.
La sezione letteratura invece focalizza
il tema del matrimonio nel mondo letterario: quattro i romanzi scelti e
raccontati intorno ai quali è allestito un vero e proprio angolo del lettore.
La sezione successiva entra più nel vivo
mostrando, con allestimenti reali, la parte relativa al corredo dei matrimoni
alti borghesi. Si parla, sempre supportati da documenti in originale, di questa
incantevole pratica dove lo sfarzo e il benessere delle famiglie veniva
ostentato anche attraverso il corredo. Seguendo una linea temporale sfilano
davanti agli spettatori 5 meravigliosi abiti da sposa, ognuno testimonianza di
un'epoca diversa.
L'ultima stanza è divisa in due sezioni
differenti: una dedicata al patrimonio contadino, un'altra alle
"storiacce"ovvero tutte quelle vicende in cui il matrimonio assume
connotati meno idilliaci sfociando in delitti, morbose passioni, annullamenti e
furibonde liti. A conclusione della mostra ci sarà a disposizione lo spazio
teatrale in se dove è allestita una mostra nella mostra con tutte le locandine
originali dei 4 film che sono stati scelti per offrire all'utente una sorta di
cineforum.
Il teatro Donnafugata sempre aperto
durante i giorni della mostra per la proiezione di video originali e
testimonianze di un tempo che fu.
IL
PROGRAMMA al Teatro Donnafugata, via Pietro Novelli a Ragusa Ibla
La
mostra
L’esposizione proseguirà fino al 9 gennaio 2017
mar-ven: 17-20 (scuole anche di mattina su
prenotazione)
sab: 10-12; 17-22;
dom: 10-13; 17-20;
(chiusura nelle giornate di 24 e 25 Dicembre; 31
Dicembre)
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