venerdì 23 dicembre 2016

Da Goethe alla dieta mediterranea, 5 viaggi per (ri)scoprire la Sicilia





Cinque itinerari per scoprire il volto della Sicilia più suggestivo. Cinque tour nel segno dell’esperienza “sensoriale” per regalare a turisti, e agli stessi siciliani, l’Isola nascosta.
Sono i tour proposti dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana nell’ambito del progetto “Itinerari nella Cultura, Storia, Tradizioni, Paesaggi del Mare e Miniere di Mare”, insieme con La Rotta dei Fenici - Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa dal 2003, dal 2016 progetto pilota dell’Organizzazione Mondiale del Turismo come la Via della Seta, che ha sviluppato 5 itinerari tematici volti ad un’azione di riscoperta del territorio siciliano e, nella fattispecie, delle sue potenzialità turistiche spesso poco conosciute. 


Dalla storia che lega Oriente ed Occidente in Sicilia, terra di crocevia dei popoli e di incontro tra Fenici e Greci, ai tour sulle orme di Goethe che dell’Isola colse l’essenza del mondo. E, ancora, il fascino della memoria legata alle tonnare e al rapporto simbiotico tra uomini della Sicilia e mare; passando per un viaggio che ricalca la narrazione del geografo Idrisi. Infine, un tour tra i sapori e i profumi dell’eccellenza gastronomica isolana che hanno reso celebre la dieta mediterranea nel mondo.

Un viaggio che si snoda tra paesaggi e storia, tra luoghi mozzafiato e borghi suggestivi per restituire un pezzo dell’identità isolana a quanti vogliono osservare la Sicilia con gli occhi della bellezza ritrovata e della curiosità. Cinque percorsi che vedono insieme siti archeologici conosciuti in tutto il mondo per la loro meraviglia e valenza culturale e, allo stesso tempo, piccoli e grandi luoghi dell’Isola dove si respirano le tradizioni, gli usi, i valori di una terra che è cuore del Mediterraneo da secoli.


Cinque itinerari proposti grazie all’individuazione di luoghi di alto livello paesaggistico ed evocativo legati al mare e alle saline di mare il cui potenziale turistico va inquadrato nelle forme del turismo esperienziale e lento, ormai da diverso tempo nuova frontiera per i  circuiti turistici nazionali ed internazionali. In particolare si punta sull’immagine di questi luoghi incantevoli e suggestivi che, come avvenuto negli ultimi anni, sono stati scoperti e proposti grazie al cinema e alla televisione creando nuovi flussi turistici alla ricerca di atmosfere mediterranee di cui la Sicilia è naturale sintesi. Dunque più che ai contenuti, che sono di grandissimo spessore, si mira all’immagine intesa come chiave di lettura personale che ognuno ha di un luogo, paesaggi culturali, paesaggi viventi, mindscape, da cui far partire racconti di chi quei luoghi li ha vissuti e ne è stato protagonista, anche attraverso lo storytelling.  Tramite questi itinerari si intende infatti invitare i nuovi viaggiatori ad un “viaggio esperienziale” fatto di suggestioni e di sensazioni, perché torni a casa arricchito e diventi il primo ambasciatore della Sicilia con il cosiddetto “marketing del passaparola”. 





I CINQUE ITINERARI
-Fenici e Greci
Nel corso della sua storia la Sicilia, situata tra le rotte che da millenni intersecano il Mediterraneo, secondo il linguaggio del mito usato da Omero, ha visto alternarsi sul suo territorio numerosi e tra loro diversi dominatori, dai Fenici e Greci ai Romani, dai Bizantini agli Arabi, dai Normanni agli Spagnoli: ognuno di questi popoli, ammaliato dalle risorse del luogo, ha lasciato all’isola qualcosa di sé e ha contribuito a creare una regione varia e complessa. I siti del percorso paesaggistico che vengono proposti fanno già parte del circuito archeologico – culturale della Sicilia. L’invito è quello di andare oltre le tracce storico – archeologiche e scoprire il paesaggio culturale in senso più ampio, in grado di offrire molteplici emozioni, esperienze uniche fatte di immagini e atmosfere.
Il viaggio parte da Santa Flavia-Solunto, alle pendici del Monte Catalfano, dove le rovine della città di Solunto, fondata dai Fenici, occupano un sito di grande bellezza, con vista panoramica sul mare. Da non perdere anche la vicina baia di Sant’Elia, una insenatura naturale da togliere il fiato.
Mothia, la più ricca e importante colonia fenicia della Sicilia e del Mediterraneo; Segesta, alle pendici del monte Barbaro, tra le verdi colline dell’entroterra di Castellammare del Golfo, dove sorgono le rovine dell’antica capitale degli Elimi, secondo la leggenda fondata da profughi di Troia. Selinunte con il Parco archeologico più grande d’Europa. Sambuca di Sicilia – borgo più bello d’Italia, e le rovine del Monte Adranone, della città greca di Adranon, fondata dai selinuntini nel VI sec. a.C.
Agrigento con la sua Valle dei Templi, dal 1997 patrimonio dell’umanità Unesco; come Siracusa con le sue vestigia splendide. Poi Taormina, spettacolare per la sua posizione, che custodisce il simbolo della città e uno dei monumenti più famosi al mondo: il Teatro antico. Ancora, Giardini Naxos, prima colonia greca di Sicilia, e Tindari, una delle ultime colonie greche siciliane, fondata dai Siracusani nel 396 a.C., quando l’espansione romana si stava già affacciando sul Mediterraneo.

-Itinerario del Grand tour: Goethe e co.
Ripercorrere oggi, più di due secoli dopo, il viaggio compiuto da un artista colto e appassionato, alla ricerca delle vestigia della civiltà classica, inserite in splendidi contesti paesaggistici osservati con la curiosità, lo stupore e l’emozione dell’esteta romantico, permette di entrare in contatto con la straordinarietà del paesaggio siciliano attraverso un approccio assolutamente “trasversale” che mette in connessione la storia di una cultura millenaria e le innumerevoli bellezze delle sue forme, dei suoi sapori e delle mille sfaccettature dei suoi colori. Anche altri personaggi come Houël, Maupassant, Anatole France, Winckelmann, Brydone, Von Riesedel, Denon, Dolomieu, Jordan, Saint Non, Bartels si sono cimentati nella descrizione di una Sicilia mitica, favorendo in maniera determinante la valorizzazione dei suoi luoghi più mirabili. Ciò rende attuale il Viaggio di Goethe, molto amato ancora oggi nel Nord Europa, e questo itinerario diventa un invito a seguire le descrizioni fatte dal viaggiatore che contribuì alla conoscenza della Sicilia nell’Europa settentrionale. Ancora oggi molti tedeschi vengono in Sicilia grazie a lui.
Da Palermo ad Alcamo, poi Castelvetrano, Sciacca, Caltanissetta. E ancora Castrogiovanni nell’Ennese, il “belvedere di Sicilia”; Catania, Taormina, Messina.

-Itinerario di Idrisi
Un itinerario che racconta in maniera significativa la Sicilia come isola è quello legato alla figura del geografo arabo al-Idrisi, uno dei più grandi geografi della storia e curatore del Libro di Ruggero, racconto dettagliato della Sicilia in epoca arabo-normanna e riferimento per un viaggio odierno alla scoperta di luoghi di eccellenza. Un itinerario che si presta ad essere percorso via terra ma anche ad essere trasformato in una trama di itinerari in barca che seguono le coste della Sicilia. L’Itinerario di Idrisi si connette con il patrimonio arabo-normanno recentemente  riconosciuto dall’UNESCO nella lista del Patrimonio dell’Umanità.


-Itinerario dei luoghi della memoria; saline, tonnare, torri e miniere di mare

Saline, Tonnare e Torri costiere in Sicilia e nel Mediterraneo da sempre sono riferimenti fondamentali per comprendere lo stretto rapporto tra uomo e mare ed il percorso proposto porta alla scoperta di alcuni di questi suggestivi luoghi della memoria disseminati in tutta la regione.
Ovunque si vada lungo le coste siciliane capiterà di imbattersi in uno di questi testimoni silenti del rapporto tra la Sicilia ed il mare, meravigliosi monumenti poco attenzionati e poco visibili perché fanno parte dell’atmosfera siciliana. Ne abbiamo selezionato alcuni tra le 119 torri di avvistamento, tra le oltre ottanta tonnare e le antiche saline, tesori da scoprire. Ovunque paesaggi mozzafiato. 


-Paesaggi della dieta mediterranea

La Sicilia è certamente il luogo ideale per cogliere, attraverso aromi e sapori, la millenaria mescolanza di razze e tradizioni che hanno condizionato la sua storia e per comprendere i molteplici volti di un’isola che ha saputo valorizzare le differenze anche nelle abitudini alimentari. Tutti i popoli che hanno segnato la sua storia hanno tentato di riprodurre il sistema di valori appartenenti alla propria estrazione culturale e tra essi la propria cucina tradizionale, considerata tratto distintivo e identitario.  Attraverso questo itinerario i mondi della pesca, dell’agricoltura, dell’allevamento, delle produzioni locali si incontrano con quello dell’alta cucina attraverso produzioni di qualità che utilizzano e rielaborano, anche in chiave moderna, prodotti legati ad antiche civiltà e che si basano sulla Dieta Mediterranea, Patrimonio nella lista immateriale dell’Unesco. I loro paesaggi non sono mai stati visti come attrattori unici, ma sempre a supporto di altri patrimoni. Con questo itinerario abbiamo voluto esaltare la loro mirabile attrattiva, il loro richiamo a supporto del grande appeal che da sempre il gusto crea, specie in Sicilia che per certi versi della Dieta Mediterranea è essenza e sintesi.

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