Cinque
itinerari per scoprire il volto della Sicilia più suggestivo. Cinque tour nel
segno dell’esperienza “sensoriale” per regalare a turisti, e agli stessi
siciliani, l’Isola nascosta.
Sono
i tour proposti dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana nell’ambito
del progetto “Itinerari nella Cultura, Storia,
Tradizioni, Paesaggi del Mare e Miniere di Mare”, insieme con La Rotta dei Fenici - Itinerario
Culturale del Consiglio d’Europa dal 2003, dal 2016 progetto pilota dell’Organizzazione
Mondiale del Turismo come la Via della Seta, che ha sviluppato 5 itinerari
tematici volti ad un’azione di riscoperta del territorio siciliano e, nella
fattispecie, delle sue potenzialità turistiche spesso poco conosciute.
Dalla
storia che lega Oriente ed Occidente in Sicilia, terra di crocevia dei popoli e
di incontro tra Fenici e Greci, ai tour sulle orme di Goethe che dell’Isola
colse l’essenza del mondo. E, ancora, il fascino della memoria legata alle
tonnare e al rapporto simbiotico tra uomini della Sicilia e mare; passando per
un viaggio che ricalca la narrazione del geografo Idrisi. Infine, un tour tra i
sapori e i profumi dell’eccellenza gastronomica isolana che hanno reso celebre
la dieta mediterranea nel mondo.
Un
viaggio che si snoda tra paesaggi e storia, tra luoghi mozzafiato e borghi
suggestivi per restituire un pezzo dell’identità isolana a quanti vogliono
osservare la Sicilia con gli occhi della bellezza ritrovata e della curiosità.
Cinque percorsi che vedono insieme siti archeologici conosciuti in tutto il
mondo per la loro meraviglia e valenza culturale e, allo stesso tempo, piccoli
e grandi luoghi dell’Isola dove si respirano le tradizioni, gli usi, i valori
di una terra che è cuore del Mediterraneo da secoli.
Cinque
itinerari proposti grazie all’individuazione di luoghi di alto livello
paesaggistico ed evocativo legati al mare e alle saline di mare il cui
potenziale turistico va inquadrato nelle forme del turismo esperienziale e
lento, ormai da diverso tempo nuova frontiera per i circuiti turistici nazionali ed
internazionali. In particolare si punta sull’immagine di questi luoghi
incantevoli e suggestivi che, come avvenuto negli ultimi anni, sono stati
scoperti e proposti grazie al cinema e alla televisione creando nuovi flussi
turistici alla ricerca di atmosfere mediterranee di cui la Sicilia è naturale
sintesi. Dunque più che ai contenuti, che sono di grandissimo spessore, si mira
all’immagine intesa come chiave di lettura personale che ognuno ha di un luogo,
paesaggi culturali, paesaggi viventi, mindscape, da cui far partire racconti di
chi quei luoghi li ha vissuti e ne è stato protagonista, anche attraverso lo
storytelling. Tramite questi itinerari si intende infatti invitare i
nuovi viaggiatori ad un “viaggio esperienziale” fatto di suggestioni e di
sensazioni, perché torni a casa arricchito e diventi il primo ambasciatore
della Sicilia con il cosiddetto “marketing del passaparola”.
I CINQUE ITINERARI
-Fenici e Greci
Nel
corso della sua storia la Sicilia, situata tra le rotte che da millenni
intersecano il Mediterraneo, secondo il linguaggio del mito usato da Omero, ha
visto alternarsi sul suo territorio numerosi e tra loro diversi dominatori, dai
Fenici e Greci ai Romani, dai Bizantini agli Arabi, dai Normanni agli Spagnoli:
ognuno di questi popoli, ammaliato dalle risorse del luogo, ha lasciato
all’isola qualcosa di sé e ha contribuito a creare una regione varia e
complessa. I siti del percorso paesaggistico che vengono proposti fanno già
parte del circuito archeologico – culturale della Sicilia. L’invito è quello di
andare oltre le tracce storico – archeologiche e scoprire il paesaggio
culturale in senso più ampio, in grado di offrire molteplici emozioni,
esperienze uniche fatte di immagini e atmosfere.
Il
viaggio parte da Santa Flavia-Solunto, alle pendici del Monte Catalfano, dove le
rovine della città di Solunto, fondata dai Fenici, occupano un sito di grande
bellezza, con vista panoramica sul mare. Da non perdere anche la vicina baia di
Sant’Elia, una insenatura naturale da togliere il fiato.
Mothia,
la più ricca e importante colonia fenicia della Sicilia e del Mediterraneo;
Segesta, alle pendici del monte Barbaro, tra le verdi colline dell’entroterra
di Castellammare del Golfo, dove sorgono le rovine dell’antica capitale degli
Elimi, secondo la leggenda fondata da profughi di Troia. Selinunte con il Parco
archeologico più grande d’Europa. Sambuca di Sicilia – borgo più bello
d’Italia, e le rovine del Monte Adranone, della città greca di Adranon, fondata
dai selinuntini nel VI sec. a.C.
Agrigento con la sua Valle dei Templi,
dal 1997 patrimonio dell’umanità Unesco; come Siracusa con le sue vestigia
splendide. Poi Taormina, spettacolare per la sua posizione, che custodisce il simbolo
della città e uno dei monumenti più famosi al mondo: il Teatro antico. Ancora,
Giardini Naxos, prima colonia greca di Sicilia, e Tindari, una delle ultime
colonie greche siciliane, fondata dai Siracusani nel 396 a.C., quando
l’espansione romana si stava già affacciando sul Mediterraneo.
-Itinerario del Grand tour: Goethe e co.
Ripercorrere
oggi, più di due secoli dopo, il viaggio compiuto da un artista colto e
appassionato, alla ricerca delle vestigia della civiltà classica, inserite in
splendidi contesti paesaggistici osservati con la curiosità, lo stupore e
l’emozione dell’esteta romantico, permette di entrare in contatto con la straordinarietà
del paesaggio siciliano attraverso un approccio assolutamente “trasversale” che
mette in connessione la storia di una cultura millenaria e le innumerevoli
bellezze delle sue forme, dei suoi sapori e delle mille sfaccettature dei suoi
colori. Anche altri personaggi come Houël, Maupassant, Anatole France,
Winckelmann, Brydone, Von Riesedel, Denon, Dolomieu, Jordan, Saint Non, Bartels
si sono cimentati nella descrizione di una Sicilia mitica, favorendo in maniera
determinante la valorizzazione dei suoi luoghi più mirabili. Ciò rende attuale
il Viaggio di Goethe, molto amato ancora oggi nel Nord Europa, e questo
itinerario diventa un invito a seguire le descrizioni fatte dal viaggiatore che
contribuì alla conoscenza della Sicilia nell’Europa settentrionale. Ancora oggi
molti tedeschi vengono in Sicilia grazie a lui.
Da
Palermo ad Alcamo, poi Castelvetrano, Sciacca, Caltanissetta. E
ancora Castrogiovanni nell’Ennese, il “belvedere di Sicilia”; Catania,
Taormina, Messina.
-Itinerario di Idrisi
Un
itinerario che racconta in maniera significativa la Sicilia come isola è quello
legato alla figura del geografo arabo al-Idrisi, uno dei più grandi geografi
della storia e curatore del Libro di Ruggero, racconto dettagliato della
Sicilia in epoca arabo-normanna e riferimento per un viaggio odierno alla
scoperta di luoghi di eccellenza. Un itinerario che si presta ad essere
percorso via terra ma anche ad essere trasformato in una trama di itinerari in
barca che seguono le coste della Sicilia. L’Itinerario di Idrisi si connette
con il patrimonio arabo-normanno recentemente
riconosciuto dall’UNESCO nella lista del Patrimonio dell’Umanità.
-Itinerario dei luoghi della
memoria; saline, tonnare, torri e miniere di mare
Saline,
Tonnare e Torri costiere in Sicilia e nel Mediterraneo da sempre sono
riferimenti fondamentali per comprendere lo stretto rapporto tra uomo e mare ed
il percorso proposto porta alla scoperta di alcuni di questi suggestivi luoghi
della memoria disseminati in tutta la regione.
Ovunque
si vada lungo le coste siciliane capiterà di imbattersi in uno di questi
testimoni silenti del rapporto tra la Sicilia ed il mare, meravigliosi
monumenti poco attenzionati e poco visibili perché fanno parte dell’atmosfera
siciliana. Ne abbiamo selezionato alcuni tra le 119 torri di avvistamento, tra
le oltre ottanta tonnare e le antiche saline, tesori da scoprire. Ovunque
paesaggi mozzafiato.
-Paesaggi della dieta mediterranea
La
Sicilia è certamente il luogo ideale per cogliere, attraverso aromi e sapori,
la millenaria mescolanza di razze e tradizioni che hanno condizionato la sua
storia e per comprendere i molteplici volti di un’isola che ha saputo
valorizzare le differenze anche nelle abitudini alimentari. Tutti i popoli che
hanno segnato la sua storia hanno tentato di riprodurre il sistema di valori
appartenenti alla propria estrazione culturale e tra essi la propria cucina
tradizionale, considerata tratto distintivo e identitario. Attraverso questo itinerario i mondi della
pesca, dell’agricoltura, dell’allevamento, delle produzioni locali si
incontrano con quello dell’alta cucina attraverso produzioni di qualità che
utilizzano e rielaborano, anche in chiave moderna, prodotti legati ad antiche
civiltà e che si basano sulla Dieta Mediterranea, Patrimonio nella lista
immateriale dell’Unesco. I loro paesaggi non sono mai stati visti come
attrattori unici, ma sempre a supporto di altri patrimoni. Con questo
itinerario abbiamo voluto esaltare la loro mirabile attrattiva, il loro
richiamo a supporto del grande appeal che da sempre il gusto crea, specie in
Sicilia che per certi versi della Dieta Mediterranea è essenza e sintesi.