La Scuola di specializzazione in beni archeologici è un gioiello della Sicilia. Istituita
dall’Università di Catania, è una struttura accademica di grande prestigio, da ormai oltre un decennio ritornata nella sua sede originaria: palazzo
Chiaramonte, nel cuore di Ortigia.
Lo storico immobile di
via Landolina, a pochi passi da piazza Duomo, è un luogo di cultura, di ricerca, di passione per l'archeologia animato dal desiderio dello studio e dall'amore per un mestiere che mestiere certo non è, lungo il solco tracciato dai grandi uomini che hanno restituito la Sicilia più antica alle generazioni moderne. Per questo la cerimonia di apertura del nuovo anno accademico celebrata a Palazzo Vermexio, nella sede del Municipio, riveste in sé un'importanza che travalica i confini didattici e della formazione post-accademica che rappresentano già un fondamento di grande valore. La Scuola di Archeologia, affidata al direttore Massimo Frasca, al suo vice Mariarita Sgarlata e a una taskforce di docenti di fama e valenza non solo nazionale, è un pezzo della storia siciliana. E' un cuore pulsante dell'Università siciliana e del Meridione di cui onora studi e traguardi raggiunti grazie alla dedizione e allo studio, grazie all'insegnamento di docenti che hanno dedicato la loro vita all'archeologia.
Nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio si è celebrato un momento di alta levatura culturale ma anche di rispetto per una professione che è legata all'amore per il passato e che è connotata da sacrifici e difficoltà legate a un sistema accademico complesso, a un mondo professionale chiuso e obsoleto, a una pubblica amministrazione poco lungimirante perchè puntare su professionalità che studiano il passato significa proiettarsi nel futuro.
Giovani soprattutto hanno applaudito al termine della lectio magistralis tenuta del professore Enzo Lippolis
dell'Università La Sapienza di Romache ha parlato di storia, dell'importanza delle indagini archeologiche per ricostruire le civiltà del passato e meglio comprendere la modernità.
Dare un nuovo via all'anno accademico della Scuola di specializzazione è un traguardo
importante per l'Ateneo catanese e per tutte le Università, per Siracusa e per la Sicilia che vanta la più prestigiosa scuola di Archeologia, la più antica
d’Italia dopo quella di Roma e l’unica nel Meridione, dalla Puglia in giù.
La sua istituzione fu
deliberata nel 1923 e la sua attivazione ebbe luogo nel 1925 con sede a
Siracusa. La direzione della Scuola fu affidata a Paolo
Orsi il quale aveva già ricoperto incarichi di insegnamento presso l’Ateneo di
Catania. Dopo un lungo periodo di interruzione, la Scuola fu riattivata nel
1961 su iniziativa del prof. Giovanni Rizza come Scuola di Perfezionamento in
Archeologia unita ad un corso di Perfezionamento in Studi del Dramma Antico,
ancora con sede a Siracusa, dove trovò ospitalità presso l’Istituto Nazionale
del Dramma Antico. Dal 1990 la
Scuola ha modificato il proprio statuto in Scuola di
Specializzazione in Archeologia di durata triennale, con lo scopo di
approfondire la preparazione scientifica nel campo delle discipline
archeologiche e di fornire le competenze professionali finalizzate alla tutela,
conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologic.
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