Transitorio, di breve durata. Ovvero effimero.
E’ il filo conduttore di un innovativo progetto di rigenerazione urbana che sabato
12 marzo, a Enna, dalle 8 a
mezzanotte vedrà 86 studenti
universitari internazionali dar vita a 10
installazioni effimere, appunto – ovvero realizzate con materiali
recuperati/riciclati/ riutilizzati - in altrettanti quartieri e rioni di Enna alta. Si comincerà a lavorare
dalle prime ore del mattino e, con i “quasi-architetti”, si rimboccheranno le
maniche anche i residenti, trenta associazioni del territorio, un gruppo di
artisti del Farm Cultural Park di Favara, i designer di G2 Lab e personale e
l’amministrazione del Comune di Enna. Dalle 18 i quartieri si animeranno
con musica live, danze, cortei e reading
letterari. Il progetto, realizzato dall’Università Kore (Facoltà di Ingegneria e Architettura) è già stato
selezionato dalla Biennale
d’Architettura di Venezia (maggio-novembre 2016), dove sarà presentato
ufficialmente nei prossimi mesi durante un seminario.
Riuniti
nel centro della Sicilia da lunedì scorso nell’ambito della Kiwis 2016, (Kore International Winter
School: Spaces for the Real Life), sono infatti 86 studenti di architettura provenienti
da cinque nazioni euromediterrenee: 66 gli ospiti giunti dalle università di Spagna, Olanda, Libano, Egitto e Oman e dai
due atenei di Napoli. Gli altri 20 frequentano la Kore di Enna. I siti oggetto della rigenerazione urbana
sono le aree fra il Castello e la Rocca, Valverde, Pisciotto/Villa Farina, S.
Bartolomeo-Spirito Santo, le Antenne, lo stadio, ex Macello, Tribunale,
Cimitero e Belvedere.
Spiega
l’arch. Fabio Naselli, docente della
Kore e organizzatore della Winter School: “La sfida dell’edizione 2016 del
KiWis –- è quella di dare luce, con il
contributo creativo di questi giovani “quasi-architetti” ai luoghi più
suggestivi e più dimenticati di Enna alta attraverso il “progetto effimero” e il riuso di quegli spazi emarginati dalla quotidianità. Gli interventi interesseranno
infatti la periferia lineare che circonda Enna per circa 7 chilometri e fa da collegamento fra i
tessuti urbani sui margini e il parco alle pendici. E per centrare meglio
l’obiettivo, abbiamo coinvolto enti pubblici,
associazioni, artisti, gli stessi cittadini: l’idea è quella di favorire il
recupero affettivo ed emotivo degli
spazi. E dunque la loro riappropriazione”.
Per sei giorni, affiancati da una ventina di tutor italiani e stranieri,
gli studenti internazionali hanno partecipato a lezioni frontali in facoltà,
sopralluoghi in città e incontri estemporanei con gli abitanti e i commercianti
di Enna per conoscere meglio il “genius loci” e provare a immaginare la
rigenerazione degli spazi urbani della città alta con interventi di
“progettazione effimera” nei quartieri più emarginati.
Quella
di sabato, a Enna, sarà quindi una grande festa di piazza itinerante che
coinvolgerà, oltre ai cittadini e alle associazioni culturali del territorio,
anche gli enti che hanno patrocinato il progetto KiWis 2016. I tre progetti più
meritevoli saranno premiati dal KiWis Award 2016. La Scuola ha anche avuto
l’assenso per pubblicare il lavoro di ricerca che vi sta alla base e i
risultati che saranno raggiunti in una rivista scientifica di alto profilo,
edita da una delle principali case editrici internazionali, la Springer
publisher.
Nessun commento:
Posta un commento