Avete mai sentito parlare di Entella? E' un sito archeologico straordinario, sulla omonima rocca in territorio di Contessa Entellina.
Qui, da quasi un mese, gli archeologi sono tornati a scavare per ricostruire - reperto dopo reperto - la storia di questa città fondata dagli Elimi grande almeno quanto Segesta.
Una città bellissima come mostrano i resti rinvenuti e come appare dalle nuove indagini curate dalla Scuola Normale di Pisa (Laboratorio SAET) insieme con il parco di Segesta e sotto la supervisione di Rossella Giglio, archeologa e già direttrice del parco.
Qui, sulla Rocca di Entella, gli archeologi sono impegnati in due aree: una per comprendere quali fossero gli edifici antichi preesistenti al palazzo medievale e un'altra nel complesso monumentale del vallone Est. "Questi due siti - dice Maria Cecilia Parra, archeologa e direttrice dello scavo per la Scuola di Pisa con Anna Magnetto - quest’anno sembrano unire la propria voce nel restituire strutture, dispositivi, materiali che parlano di culti, di riti, di luoghi del sacro: dove Demetra e Kore sono presenze sempre più tangibili, ma dove anche si profila la presenza di altre divinità, comunque legate alla fertilità dei suoli e dei/delle devoti/e. La pioggia ci ha tenuti lontani per un giorno dalla Rocca, domani torneremo sul campo per raccogliere nuovi dati: ma oggi, il lavoro è forse ancor più intenso, tra lavaggio, siglatura, primo restauro, catalogazione, documentazione grafica e fotografica".
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