mercoledì 26 agosto 2020

Neapolis e Maniace, il turismo ai tempi del Covid è culturale

Oltre 42.000 presenze in 15 giorni. Sono questi i numeri del turismo d’agosto nei monumenti della Siracusa antica che, nonostante l’emergenza Covid, si conferma all’insegna della cultura. Anche nell’estate 2020, il parco archeologico della Neapolis è tra i monumenti più visitati della Sicilia con 33.457 visitatori che hanno ammirato il Teatro greco, l’Orecchio di Dionisio, l’Ara di Ierone, l’Anfiteatro romano e gli scorci delle latomie del parco archeologico.Numei registrati dal primo al 16 agosto che confermano il trend positivo del turismo culturale nell’Isola. Ma non solo tour tradizionali: sono seimila le presenze nel lungo weekend ferragostano che ha ammaliato gli ospiti anche dopo il tramonto con l’apertura serale della Neapolis nei giorni 13 e 14 agosto e un totale di oltre 700 presenze. Gli itinerari sotto le stelle piacciono come confermano i numeri complessivi del mese: 2.600 presenze in sei sere. E i tour sotto le stelle proseguono il 19 e il 23 agosto, sempre secondo le rigorose misure di sicurezza previste e con la prenotazione obbligatoria online. Sono state 9.077 le presenze registrate al castello Maniace: il maniero federiciano che sovrasta Ortigia e il suo mare e che offre scenari incantevoli tra cielo, onde e terra. Oltre 2.400 solo nel lungo fine settimana di ferragosto quando i turisti hanno affollato il monumento con vista sul Plemmirio. "Siamo molto soddisfatti di questi numeri, che confermano la bontà delle iniziative che abbiamo messo in campo come concessionari concordemente con la direzione del Parco e la Soprintendenza per aumentare i flussi dei visitatori. In particolare, colpisce il successo di pubblico riscontrato in occasione delle aperture serali della Neapolis. Fiducia nel futuro, amore per la cultura e per la Sicilia sono i fari che ci guidano nel nostro lavoro quotidiano e che rendono possibili questi risultati, anche in un momento particolare come questo che stiamo vivendo" dichiara Andrea Benedino, amministratore delegato di Aditus, società concessionaria per i servizi aggiuntivi. Il turismo culturale, dunque, piace. E da oggi si potrà visitare anche il museo archeologico "Paolo Orsi" seppur parzialmente in attesa della sua fruzione completa e dell'inaugurazione della mostra "Il kouros ritrovato" che è stato tra gli ultimi lavori di Calogero Rizzuto, il direttore del parco archeologico di Neapolis che aveva dato una spinta nuova alla gestione dell'ente regionale. A lui è dedicata la riapertura del museo Orsi e a lui si devono nuove idee da cui si dovrebbe ripartire, puntando al connubio sano tra pubblico e privato ed evidenziando l'importanza della tutela, principio cardine della valorizzazione del patrimonio.

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