Palazzolo,
l’Antica pasticceria Corsino celebra 150 anni di storia
e
fa rinascere “Fontana” di piazza della Guardia nel segno dell’ambiente
In occasione del
150° anniversario di fondazione l’Antica Pasticceria Corsino ha pubblicato il
volume Il Caffè Corsino a Palazzolo Acreide. La vita dolce di un’impresa
storica, di Luigi Lombardo, con l’impegno di devolvere il ricavato della
vendita del libro nella realizzazione di un’opera d’arte che fosse al servizio
della Comunità palazzolese. Tale opera è stata individuata in una “Fontana”
pubblica, che riprendesse l’antica Fontana pubblica della Piazza della Guardia
(oggi Piazza Pretura) e insieme lanciasse e realizzasse l’idea di un’acqua
depurata da mettere a disposizione del pubblico e di quanti di essa vorranno
servirsi.
L’idea è stata
dunque quella di erogare al pubblico un’acqua osmotizzata e purificata tramite
lampade UV, secondo moderni processi, in grado di restituire un’acqua potabile
a costo zero per gli utenti.
L’ottimo successo
del libro e la ferma volontà della Ditta Corsino di adire comunque il progetto
per un’acqua e una fontana “Bene Comune”, all’insegna del motto Più acqua e
meno plastica, hanno determinato la Ditta Corsino ad accelerare i tempi e a
presentare all’attenzione degli enti preposti alla tutela e alla valorizzazione
della nostra città (Comune e Soprintendenza ai Beni Culturali) un progetto
tutto sommato semplice e di scarso o inesistente impatto sui luoghi, che pone
al centro l’utilità sociale per una Comunità di un’opera, dalla quale non può
che trarne benefici.
La scultura che
adorna la Fontana, realizzata dai fratelli Alibrio [Salvo e Federico], insieme
a Vanessa Bonino sviluppa il mito dell’acqua, elemento femminile per
eccellenza, simbolo di purezza e di vita feconda.
L’opera
realizzata in pietra calcarea locale, è composta da due elementi: il primo è la
ninfa delle acque, che sottolinea il profondo legame dell’acqua e della terra
(elemento femminile); il secondo è il globo lunare che cattura i raggi del sole
(elemento maschile) e vivifica l’acqua con la luce del giorno. Lo stesso
effetto si avrà con le notti di luna piena, dove il globo richiamerà la “casta”
luce lunare e si illuminerà di luce naturale.
I miti sono nati
per illustrare, narrare le storie delle divinità, che rappresentano le forze
della natura, gli elementi primordiali, le forze della generazione vitale.
L’acqua è, come il fuoco, l’aria, la terra, interessata a miti e leggende come
quella delle sacre Ninfe delle acque venerate nelle balze dirimpetto la città
greca di Akrai, sulle coste a pendio sopra la Valle dell’Anapo, laddove ha le
sue scaturigini il fiume del mito: l’Anapo, il fiume che entra nel mito di
Alfeo e Aretusa, il fiume “invisibile”, che qui nasce, per riversarsi nella
palude di Syraka [da cui Siracusa]. Qui una variante del mito narra l’amore di
Anapo per ARETUSA, a sottolineare il profondo legame tra la madrepatria e
l’amata colonia di Akrai, nota per il suo clima e per le sue acque, alcune
delle quali termali, tanto che una località a ovest della città greca porta
ancora oggi il nome di contrada delle “Acque Sante”. Questo a conferma che
dalla religione pagana il Cristianesimo ha assorbito il culto delle acque di
purificazione: le acque lustrali del Battesimo in Cristo.
Se il “monumento”
traccerà un percorso mitopoietico, legato ai miti e alla poetica dell’acqua,
realizzerà al contempo, nel suo piccolo, un’antica aspirazione del popolo:
l’acqua bene comune, l’acqua “corrente” da bere, che sembra una ovvietà, ma
che, oggi, è un problema, data la dubbia qualità delle acque dei rubinetti.
L’erogatore distribuirà perciò acqua da bere senza ulteriori filtraggi,
un’acqua che sgorga pura, come se uscisse dalle falde e dalle sorgenti dei
monti Iblei: l’acqua cara alle ninfe che vi si bagnavano. Tutto questo avrebbe
un immediato e quantizzabile effetto sulla “produzione” di plastica da
riciclare, riducendone considerevolmente la quantità. Più acqua e meno
plastica, dunque, più acqua da bere e meno spreco di materie plastiche
inquinanti, in tema con le ultime campagne mondiali in difesa della Terra.
L’Antica
Pasticceria Corsino, erede del Caffè Corsino, vuole offrire a titolo gratuito
quest’opera alla città, e lo vuole fare senza enfasi, ma legandolo ad un
avvenimento che si spera possa essere un appuntamento annuale per la nostra
città: il simposio della pietra bianca di palazzolo, a petra i ntagghiu,
conosciuta e apprezzata. Proprio per questo motivo, gli artisti intaglieranno,
a titolo gratuito, la scultura in diretta a partire dai primi giorni del mese
di giugno. Nella speranza che questa possa diventare una manifestazione da
poter organizzare ogni anno in occasione del 21 giugno solstizio d’estate, che
quest’anno coincidera’ con l’inaugurazione della fontana e della scultura dei
fratelli Alibrio.
Per realizzare
tutto questo si chiede perciò la collaborazione degli Enti preposti, in termini
di autorizzazione a poter ubicare l’opera nell’attuale Piazza Pretura,
concordando con gli stessi il sito dove posizionarla, che sia un sito
importante, visibile e fruibile liberamente dalla popolazione.
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