Lentini si tinge di
colori per spazzare via il degrado.
Si chiama “Badia lost and found” il primo
parco urbano della provincia siracusana che ha trasformato un rione in
abbandono in un luogo di ritrovo colorato da murales realizzati da 13 artisti
sulle pareti di case in oblio. Il progetto è di Italia Nostra e del suo
presidente locale Giorgio Franco che, dopo aver ridato vita al palazzo
Beneventano che era uno degli edifici storici più belli e dimenticati del
Siracusano, adesso ha sperimentato la rigenerazione urbana nel cuore della
città. “L’obiettivo – dice Giorgio Franco - è fare della via monumentale dove
si affacciano la chiesa SS. Trinità, palazzo Beneventano, largo Puccetti e la chiesa
dell’Immacolata, una meta di arrivo e di attrazione di energie e talenti, dove
i giovani restano per provare a creare un “futuro possibile”. Si punta a creare
un nuovo senso di comunità e con il recupero dell’intero centro storico a
trasformare la cittadina in meta turistica per diventare attrazione vera”. La
formula è stata quella dell’ospitalità e dello studio della memoria dei luoghi,
con l’estro di tredici artisti, talenti isolani e italiani: Salvo Muscarà,
Roberto Collodoro, Gio Pistone e Nicola Alessandrini, Antonio Barbagallo, Agnes
Cecile, Doriana Pagani, Ludovico Costa, Gianluca Militello, Corrado Inturri,
Giuseppe Gusinu, Lorena Fisicaro ed Alice Loma.
Tra i disegni spiccano
i simboli della grande storia di Lentini come la moneta con la testa di leone
coniata dalla città in epoca greca, il filosofo Gorgia, le preziose arance del
territorio e, ancora, un omaggio al poeta Jacopo da Lentini e ai suoi sonetti.
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