XII DIALOGO EUROMEDITERRANEO SULLA ROTTA DEI FENICI
DALL’ITALIA PARTE L’UMANESIMO DEL TURISMO
con francia, spagna, grecia, malta, tunisia,
palestina, cipro, LIBANO, galizia, croazia
INSIEME per i nuovi “turismi”
Non
solo viaggi nel segno della cultura. Ma itinerari nei paesi del Mediterraneo in
cui sia l’Uomo il mezzo e il fine della conoscenza e riscoperta dei beni
culturali, del territorio e della sua comunità. Si chiama “Umanesimo del
turismo” ed è stato il focus del XII
Dialogo Euromediterraneo sulla Rotta dei Fenici, convegno svoltosi a Bari
nei giorni scorsi e che ha riunito esperti internazionali per parlare delle
prospettive future del turismo in occasione dell’”Assemblea annuale
internazionale dell’Itinerario”. Al meeting, che ha coinvolto rappresentanti
dei Paesi mediterranei come Francia, Spagna, Grecia, Malta, Tunisia, Palestina,
Croazia, Cipro, Libano e Italia, hanno preso parte anche i rappresentanti delle
Regioni Puglia e Sicilia. Insieme hanno scritto la Dichiarazione di Bari, un documento programmatico cui seguiranno
le firme di numerosi Paesi e diverse realtà territoriali, impegnate a
promuovere una nuova idea di turismo che guardi all’Uomo, alle identità
territoriali e alle culture millenarie.
A
promuovere questa nuova era del turismo che aggrega i paesi del Mediterraneo è “La Rotta dei Fenici”, network che,
partito dalla Sicilia nel 2003, propone un itinerario culturale attraverso 11
Paesi del Mediterraneo, 3 continenti (Europa, Asia e Africa) e mette in rete –
sulla traccia delle rotte di navigazione dei Fenici – decine di siti
archeologici, etnoantropologici, culturali, naturali e di scambi culturali tra
i popoli e i paesi del Mediterraneo. La Rotta è uno dei 38 itinerari
certificati dal Consiglio d’Europa nel programma degli itinerari culturali, 24
dei quali in Italia, ma solo 4 hanno sede principale in Italia, tra questi La
Rotta dei Fenici.
Antonio Barone,
direttore La Rotta dei Fenici: “Passare da un
turismo di destinazione ad un turismo di motivazione – dunque turismo
responsabile, compatibile, esperienziale, creativo, accessibile, di comunità -
dal B2B (business to business ) al P2P (people to people), usare modalità
operative di autocertificazione delle destinazioni e dei percorsi, in linea con
i principi della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la
società (l'Italia finalmente sta completando l'iter di adesione a 14 anni dalla
sua formulazione) realizzare il dialogo interculturale; sono tutti elementi che
ci dicono che è giunto il momento di riconsiderare il turismo ed il tempo
libero come strumenti di crescita degli individui e delle comunità”.
Oltre
alla Dichiarazione di Bari, il XII Dialogo Euromediterraneo sulla Rotta dei
Fenici ha approvato l’Action Plan 2020-2030, strumento di pianificazione delle
attività internazionali che saranno seguite dagli 11 Network nazionali e 3
trasversali che compongono la Confederazione Internazionale della Rotta, in
linea con gli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite 2030. Un altro
risultato è l’accordo di collaborazione tra le Regioni presenti, Puglia,
Sicilia e Galizia, nonché le delegazioni degli 11 Paesi presenti a Bari, che
permetterà di cooperare alla valorizzazione degli attrattori culturali legati
al tema delle Antiche Civiltà Mediterranee, ad itinerari marittimi e subacquei
lanciati dall’Assessorato Turismo della Regione Sicilia e dalla Soprintendenza
del Mare della stessa regione, diretta all’epoca dal prof. Sebastiano Tusa, ad
un portale mediterraneo sull’offerta di turismo legata alla dieta mediterranea
ed ai prodotti, produttori e ristoratori di qualità, nonché puntando su un
brand di qualità Rotta dei Fenici su scala mediterranea. I primi risultati
saranno proposti a partire dalla BTE – Borsa del Turismo Extralberghiero
(Bagheria novembre 2019), al Fitur di Madrid a gennaio 2020 ed a numerose fiere
di settore. Un contributo notevole lo darò anche il progetto Trames (Programma
Cosme) che prevede la realizzazione di oltre 10 Smart Ways della Rotta dei
Fenici (percorsi di eccellenza in termini di qualità) in 5 Paesi mediterranei
(Italia, Spagna, Cipro, Grecia e Malta), per la Sicilia parliamo della Antica
Via Selinuntina da Siracusa ad Erice.
In
questa direzione la Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa e della Organizzazione
Mondiale del Turismo, e tutti gli altri enti che con questa collaborano a vario
titolo, hanno messo nero su bianco nella
Dichiarazione di Bari gli elementi fondanti questo cambio epocale.
L’itinerario,
infatti, può far incontrare istituzioni e operatori privati, comunità ed
università, in nome della grande fratellanza euromediterranea e del desiderio
di pace e dialogo tra i popoli , seguendo le tracce invisibili delle Antiche
Civiltà Mediterranee, le loro rotte commerciali, le basi della nostra civiltà
contemporanea. Perché- come ci ha detto Camilleri- non dobbiamo temere l’altro perché
per lui l’altro siamo noi”