Conferenza
mondiale Icham Icomosa Montalbano Elicona:
le istituzioni Unesco e regionali
ottimiste sulla candidatura dell’Argimusco a sito patrimonio dell’umanità. Il
presidente nazionale dell’Icham (Comitato scientifico internazionale per la
gestione del patrimonio archeologico) John Peterson assicura: Sicuramente lo
diventerà, il sito è eccezionale. L’iter burocratico è lungo ma sono
ottimista”. RaymonBondin, componente commissione nazionale Unesco Malta: “Queste
rocce dell’altopiano sono un evidente patrimonio dell’umanità”. L’assessore
regionale ai beni Culturali Sebastiano Tusa: “E’ molto importante anche dal
punto di vista storico culturale”
“Posso dire con sicurezza che sicuramente il sito dell’Argimusco di
Montalbano Elicona merita di essere inserito nei siti dell’Unesco perché è
eccezionale. Il nostro compitocome Icham e Icomos è quello di valutare il sito
dal punto di vista scientifico, e quello che abbiamo notato visitando il luogo
in questi giorni è incredibile.In
seguito,prima di diventare patrimonio dell’umanità,si dovrà seguire tutto
l’iter burocratico previsto in questicasi,ma sono ottimista”. A dirlo che John Petersonpresidente Icham(Comitato scientifico internazionale per la
gestione del patrimonio archeologico)durante la giornata inaugurale del meeting mondiale patrocinato dall’Unesco al Castello
di Montalbano Elicona
promosso dell’Icahm (e dall’Icomos (comitato scientifico della
commissione Unesco). All’evento hanno partecipato partecipazione studiosi di 32 Paesi del mondo. Fino al 28 ottobre gli studiosi analizzeranno e discuteranno sull’Argimusco
per poi valutare se inserirlo nella lista dei siti che possono essere candidati a diventare patrimonio
dell’umanità. ”Ci sono delle
caratteristiche del sito che sono uniche – prosegue
Peterson -. Abbiamo trovato dell’ossidiana , quindi si può ipotizzare che
il sito esistesse già nel periodo paleolitico e in quello neolitico. Si presume
poi da alcuni insediamenti presenti, che i popoli e le civiltà che si sono
susseguite in Sicilia, abbiano visitato il luogo. Inoltre un’altra
caratteristica interessante del posto dal
punto di vista climatico e del ambientale e l’abbondanza di acqua e sorgenti e questo fa ben sperare sulla sostenibilità nel lungo
periodo del territorio. L’Argimusco ha anche un panorama fantasticosull’Etna,
anch’esso patrimonio dell’umanità ed ha
delle rocce incredibili per grandezza e forma, che risalgono a migliaia di anni
di fa. Un posto che continueremo a
studiare nei prossimi mesi perché ci sono tante caratteristiche che ci
attraggono”.“Abbiamo deciso – conclude Peterson - di svolgere qui la conferenza
mondiale Icham- Icoimos per la bellezza di Montalbano e dell’Argimuscoche sono posti unici e difatti, non è stato complicato
convincere l’organizzazione ad optare per questa scelta”.
D’accordo anche RaymonBondincomponente della commissione
nazionale Unesco Malta: “Sono
innamorato di questo sito e da tre anni sto cercando di muovere l’interesse
delle istituzioni per farlo riconoscere intanto dalla regione Sicilia come sito
di interesse paesaggistico culturale. Ho portato oggi qui i più noti archeologi e studiosi del mondo, che sono
rimasti meravigliati dall’importanza di queste rocce sicuramente da considerare
come patrimonio mondiale dell’umanità. Sono uniche per grandezza in tutta
Europa, e questo è già un primato che dobbiamo valorizzare. Questo è un
importante sito non solo per
MontalabanoElicon,a ma per tutto il territorio dei Nebrodi. L’Argimusco
possiede quei valori universali che l’Unesco considera fondamentali quando deve
fare delle sclete. L’iter burocratico per far diventare il sito patrimonio Unesco
odura circa due anni, :dopo che sarà riconosciuto dalla soprintendenza e dalla
regione come sito d’interesse paesaggistico
culturale e avrà un vincolo si farà il primo dossier per metterlo nella
lista d’attesa dell’Unesco. Sarà poi passerà il comitato nazionale Unesco a
valutarlo e poi tramite il ministero
della Cultura sarà presentato all’Unesco a Parigi per avere il riconoscimento”.
Le peculiarità
dell’Argimusco state illustrate agli
altri studiosi da Andrea Orlando
astro-archeologo,tra i primi ad
analizzare il sito che ha spiegato: “La prima volta che ho visto l’Argimuscomi ha
rapito per la sua bellezza, e da qui ho
iniziato ad occuparmene dal 2010. Gli scienziati che in questi giorni lo hanno
visitato, sono rimasti estasiati dal
luogo per il paesaggio tra l’Etna, l’arcipelago delle Eolie, la Rocca Novara e
i monti Nebrodi. La grandezza di queste rocce li ha poi impressionati quindi
sono contenti di attivare nei prossimi mesi uno studio multidisciplinare, e torneranno per
fare analisi con geo radar quindi con
tecniche di geofisica e geo elettrica. Inoltre, con dei droni multispettrali mapperanno
il territorio utilizzando tecnologie non
invasive e all’avanguardia”. E presto per confermare alcune tesi ma dai
frammenti trovati la frequentazione preistorica è certa. Ci sono anche reperti ceramici
tipici dell’età greco ellenistica. In quelperiodo l’Argimusco faceva parte
della città ellenica di Abacainon della quale i resti sono stati trovati a Tripi.
Sulle particolari forme delle rocce del sito è difficile ci sia la mano
dell’uomo poiché essendo dipietra
arenaria è l’azione della natura le ha modellate nei millenni. In alcune rocce,
tuttavia come la vasca intagliata sulla sommità di una pietra dell’acqua, in
quella definita dei sette scalini, nella tomba a grotticella, nel palmento
rupestre, troviamo attività antropica
quindi la frequentazione dell’uomo è certa. Dal punto di vista astronomico
l’ipotesi più accreditata è quella dell’astronomia degli orizzonti, perché
dall’Argimuscosi può osservare la Rocca Novara che indica l’est geografico
quindi in prossimitàdegli equinozisi può osservare il sole che sorge in
prossimità della Rocca e questo fornisce informazioni sull’alternanza delle
stagioni e aiuta nelle pratiche agricole e religiose dal neolitico in poi. Non
c’è invece una corrispondenza tra costellazioni e perché le rocce sono naturali
e sono stateposizionate dalla natura”
.“Si tratta di un sito bellissimo – ha detto anche l’assessore ai Beni culturali e all’identità sicilianaSebastiano Tusa
–. Noi siamo orgogliosi di avere in Sicilia il numero di siti maggiore patrimonio dell’Unesco e anche questo
potrebbe diventarlo, soprattutto per l’importanza storica del luogo crocevia di
eventi di grande rilevanza e per la bellezza del sito. Noi come Regione faremo
quanto necessario e lo inseriremo sicuramente tra i siti da evidenziare e valorizzare
per diventare patrimonio Unesco””. Soddisfatto il sindaco di Montalbano Elicona LucianoTaranto che ha evidenziato: “Siamo fieri di avere qui questi
importanti studiosi mondiali, da anni abbiamo chiesto di attenzionare
l’Argimusco e siamo fiduciosi che queste rocce antropomorfe uniche al mondo possano diventare patrimonio di tutto il mondo. Sono anche molto felice
della presenza delle istituzioni regionali che sono certo daranno massimo risalto
a questo evento e al sito e sono orgoglioso per la presenza di diversi sindaci
del comprensorio, perché si deve fare rete e sono sicuro che se l’Argimusco
diventerà sito patrimonio dell’umanità arriverà un turismo di grande spessore
culturale non solo per Montalbano per tutto il comprensorio”. Anchel’organizzatrice
dell’evento Ermina De Francescoè
entusiasta e ha rimarcato: “Non è stato
facile organizzare questo evento mondiale con la presenza di numerosi studiosi
e autorità da tutto il mondo, in questa occasione hanno potuto conoscere meglio
Montalbano Elicona e tutto il comprensorio, e le stupende tradizioni culturali
e enogastronomiche. Un apporto importante all’evento è stato dato anche dalla
Confcommercio di Messina e dalla istituto Antonello Messina. La Confcommercio
inparticolare ha potuto esporre i prodotti tipici locali del territorio che
sono stai messi in mostra e valorizzati e sono stati molto apprezzati dai partecipanti da tutto il mondo”.Durante
la prima giornata si è discusso anche di “Messina e la sua Città Metropolitana:
arte, artigiani ed eccellenze” e sono inaugurate due mostre (curatori: Alessandro La Motta e
Fulvia Toscano): “Lighea”, un tributo a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de
“Il Gattopardo” e “Tradurre la Bellezza”, dedicato alla traduzione delle poesie
Greche da parte di Salvatore Quasimodo”. A Palazzo Todaro per l’occasione il
26, 27 e 28 ottobre è stato allestito uno shopping pointdi prodotti tipici del
territorio, con tutte le eccellenze enogastronomiche siciliane.